Regia di William Dieterle vedi scheda film
1840: un contadino, che sta andando in rovina, vende l’anima al diavolo in cambio di sette anni di prosperità; diventa l’uomo più ricco della contea, ma si allontana dai suoi ex compagni e tradisce la moglie con la cameriera. Quando il diavolo esige il pagamento del debito, lui si fa difendere dal celebre oratore Daniel Webster (un personaggio realmente esistito, membro del partito whig e segretario di stato) che perora la sua causa davanti a una giuria formata dai peggiori traditori del secolo passato (idea che verrà ripresa e ampliata in Scala al paradiso). Commedia favolistica, che traspone il mito di Faust nella campagna del New England e ripropone in modo bonario e aproblematico la tipica morale americana della seconda opportunità; anche Walter Huston è in fondo un buon diavolo, dall’aria malandrina ma non inquietante. Comunque l’edizione italiana è stata letteralmente massacrata, sforbiciando fra l’altro i 7’ iniziali.
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