Regia di Alex Kurtzman vedi scheda film
Le tinte dark e horror dell'atmosfera faticano spesso a trovare un accordo con gli squarci di umorismo demenziale da fumettone.
L'ambizioso progetto di fondare un franchise che intrecci e accorpi a livello narrativo le storie dei mostri della Universal comincia già con un passo falso. La trama di questo scombiccherato reboot è praticamente la stessa de La mummia con Boris Karloff (il soggetto è di Jon Spaihts, Jenny Lumet e Alex Kurtzman, anche regista) se non per l'idea di ribaltamento della prospettiva sessuale, secondo una moda che nel cinema hollywoodiano si sta irrigidendo in legge: la creatura è femminile (Sofia Boutella, già vista in Kingsman), la sua vittima (e amante) maschile. Però, nonostante sia gradito il ritorno di una vena di tormentato romanticismo (che invece Stephen Sommers aveva eliminato del tutto dalla sua rilettura) nel rapporto tra i due, la sceneggiatura di Christopher McQuarrie, David Koepp e Dylan Kussman è annacquata, macchinosa (perché tirare in ballo i Crociati?), confusionaria e terribilmente sconnessa. La conclusione mistica quasi raggiunge il pathos di quella del classico e gli effetti speciali digitali sono alquanto migliori di quelli del precedente rifacimento, ma tutto tende alla serie B (la furia omicida del dottor Jekyll di un deprecabile Russell Crowe) e le tinte dark e horror dell'atmosfera faticano spesso a trovare un accordo con gli squarci di umorismo demenziale da fumettone. Tom Cruise ormai recita sempre lo stesso personaggio (sé stesso).
Le musiche portano la firma di Brian Tyler.
Film APPENA PASSABILE — Voto: 5
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