Trama
Paul Safranek (Matt Damon) è un uomo ordinario di Omaha che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi centimetri d'altezza. Le persone presto scoprono che i loro risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa pratica controversa, imbarcandosi in un'avventura che cambierà le loro vite per sempre.
Approfondimento
DOWNSIZING: DIVENTARE PICCOLI PER VIVERE MEGLIO
Diretto da Alexander Payne e sceneggiato dallo stesso con Jim Taylor, Downsizing: Vivere alla grande immagina cosa potrebbe accadere se, come soluzione alla sovrappopolazione mondiale, alcuni scienziati norvegesi scoprissero come ridurre gli esseri umani a un'altezza di dodici pollici e studiassero la possibilità di ridurre l'intera popolazione mondiale nell'arco di 200 anni. Tra coloro che decidono di sottoporsi all'operazione di rimpicciolimento vi è Paul Sanfranek che con la moglie Audrey intravede nelle nuove dimensioni la possibilità di lasciare la loro stressata esistenza a Omaha per una vita più confortevole in una comunità di "ridotti". La scelta, però, è destinata a innescare una serie di avventure che cambieranno per sempre Paul e il suo modo di vedere le cose.
Con la direzione della fotografia di Phedon Papamichael, le scenografie di Stefania Cella, i costumi di Wendy Chuck e le musiche di Rolfe Kent, Downsizing: Vivere alla grande mischia commedia, satira e filosofia ecologica per una storia che tira in ballo le questioni esistenziali dell'uomo. All'origine della sceneggiatura vi è una conversazione fantastica tra Jim Taylor e il fratello Douglas, produttore cinematografico, che si sono chiesti come sarebbe vivere in un mondo rimpicciolito per salvare il pianeta e le sue risorse ottenendo in cambio la possibilità di un'esistenza da nababbi. Ricorda lo sceneggiatore: "Mio fratello Doug ha immaginato un processo grazie a cui le persone possono sottoporsi volontariamente al rimpicciolimento. Seguendo tale logica, è possibile pensare che con un hamburger dalle normali dimensioni si possano sfamare molte persone risparmiando materia prima e, ovviamente, denaro. Mi è sembrata una buona premessa per un film e per ragionare sulla sovrappopolazione, un problema dalla valenza internazionale su cui si interrogano scienziati ed ecologisti. Spesso non ci si preoccupa dei problemi della natura e l'essere umano non è portato a interessarsi dei problemi altrui quando ha già i suoi con cui dover fare i conti. In Downsizing: Vivere alla grande si parla invece di responsabilità e senso del dovere, con un protagonista che si carica sulle spalle il peso del futuro dell'umanità. Nei suoi risvolti spesso assurdi, Downsizing: Vivere alla grande coniuga commedia e dramma ed è anche una storia d'amore. Non è facile descriverlo in due parole".
La sceneggiatura di Downsizing: Vivere alla grande ha colpito subito il produttore Mark Johnson, secondo cui "i film di Alexander Payne vengono definiti dai personaggi che li popolano. Anche Downsizing: Vivere alla grande si rivela essere lo studio di un personaggio in tutte le sue sfumature ma non dimentica di trattare di temi universali: i suoi personaggi sono americani, vietnamiti, serbi, norvegesi e via dicendo. Parlano lingue diverse ma si capiscono, suggerendo l'idea di come il mondo del protagonista Paul si ingrandisca una volta che ha scelto di rimpicciolirsi".
Il cast
A dirigere Downsizing: Vivere alla grande è il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Alexander Payne. Originario di Omaha, nel Nebraska, Alexander Payne ha conseguito il suo diploma in Cinema all'Università della California, Los Angeles (UCLA). Il suo esordio alla regia è La storia di Ruth, donna… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (15) vedi tutti
All'inizio pensavo fosse solo un brutto film che da una idea interessante(ma non originale) degenera in un polpettone didascalico di natura sociale ed ecologica: ma ad una seconda visione decido che il film in effetti fa schifo e guardarlo è tempo perso. Sconsigliatissimo, voto 3.
commento di ivanobluFantasiosa commedia interessante nella prima parte, un po' noiosa nella seconda. Tecnicamente fatto bene ma zeppo di insignificanti dialoghi sull'ambiente, terrorismo e la fine del mondo.
commento di gruvierazSi poteva fare molto, molto meglio: in realtà, messo così, l'assunto di base non ha senso per niente e la storia è quasi ridicola ("aiuto" al pianeta ???). Mi ha ricordato molto un racconto di Jacques Spitz ("L'uomo elastico"), di cui gli sceneggiatori non conosceranno nemmeno l'esistenza. Lui non aveva certo queste paranoie ecologiste. Voto 5.
commento di ezzo24Oggetto filmico molto strano...non ho capito se si può tornare grandi? E possibile che I rimpiccioliti non incontrino mai zanzare mosche ecc. giganti che se li pappano?
commento di marco biIdea fantasiosa,ma il film non decolla. Voto 5,5
commento di ILDIODELLERECENSIONITroppi temi, solo abbozzati. Payne è un regista incostante, capace di grande empatia e raffinatezza introspettiva, di qualche tocco visionario alla Gilliam, ma anche di qualche caduta di stile. Un film che risulta gradevole e utile per essere citato in qualche convegno o articolo giornalistico su temi ecologici.
leggi la recensione completa di lohengrinDa un assunto interessante esce fuori un film di una pochezza rara, a tratti imbarazzante.
commento di silviodifedeNon mi ha convinto ...
leggi la recensione completa di daniele64Un minestrone senza sapore. Matt Damon qui è al suo peggio, in qualunque film lui ha la stessa espressione, la stessa postura, la stessa pettinatura e incredibilmente (!?) è uno dei più richiesti e pagati. Guarda caso il maggior successo lo ha avuto con Bourne dove nn contano ne espressività ne dialoghi ma solamente ritmo ed effetti speciali.
commento di SaleinzuccaBella l'idea, fatto bene, ma manca il film, dato che la storia non sa che pesci prendere.
leggi la recensione completa di tobanisFilm pretenzioso e sostanzialmente modesto.
leggi la recensione completa di Furetto60Non ha un significato. La storia non ha un senso. Pensavo fosse divertente ma in realtà non lo è. È noioso.
commento di Stella2007Fantascienza e spicciola riflessione sociale in un gradevole racconto di riscoperta della grande umanità nascosta nelle piccole cose.
commento di Fanny SallyGrazie a nome del pianeta Terra!
leggi la recensione completa di champagne1L’idea-base è simpatica, peccato tutto il resto!
leggi la recensione completa di yume