Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ridley è tornato!!!
Già dal titolo erano intuibili le intenzioni del caro Ridley, che deve aver cambiato i suoi piani dopo il riscontro del precedente film della serie: non più "Prometheus", un film di fantascienza e non solo, ma "Alien - Covenant", un capitolo di una tra le più note saghe del genere!
Premesso che io ho adorato il nuovo taglio che il regista voleva dare, ma Prometheus non è stato compreso e Scott ha abilmente corretto il tiro. Le persone si aspettavano un horror fantascientifico in uno Spazio in cui "nessuno può sentirti urlare" e invece si sono trovati di fronte un raffinato film, dai toni cupi ed esoterici, sulle domande fondamentali della Filosofia: "chi siamo? da dove veniamo? chi ci ha creati?".
Con Alien - Covenant Scott torna diplomaticamente sui suoi passi, accontentando sia gli affamati di misticismo e novità che i vecchi affezionati alla tensione che lo Xenomorfo generava nei primi capitoli della serie, e realizza un prodotto non migliorabile!
Se l'attenzione in Prometheus ruotava attorno al desiderio di conoscere le nostre origini, la Verità, la purezza degli intenti del genere umano; in Covenant vengono rispolverati i lati più brutali dell'Umanità: l'ossessione di creare, di sostituirci al nostro creatore (ammesso che esista) e creare ad ogni costo, distruggendo ovviamente, sacrificando il Vecchio per la Novità: questo Alieno, che di alieno ha molto poco ed è padre e figlio dell'Uomo allo stesso tempo. Perché lo Xenomorfo che scatta per i corridoi della nave coloniale Covenant, inseguendo e ghermendo le sue prede, ci ha sempre fatto tanta paura? Forse perché non è che l'ombra del nostro lato oscuro che si rivolta verso noi stessi?
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