Trama
In un albergo della Normandia, la biomatematica Danny si innamora della spia James prima che questi parta per la Somalia per lavorare a un progetto segreto. Quando viene rapito dai jihadisti, non ha modo di mettersi in contatto con lei. Nel frattempo, Danny si domanda il perché di questa mancanza di comunicazione e ha difficoltà a concentrarsi sulla propria missione in fondo all'oceano, dove sta conducendo ricerche su una personale teoria sull'evoluzione della specie.
Approfondimento
SUBMERGENCE: SCIENZA, FEDE E AMORE
Diretto da Wim Wenders e sceneggiato da Erin Dignam, Submergence è una storia d'amore che porta al centro dei due mondi estremamente differenti dei protagonisti, Danielle Flinders e James More. I due si incontrano per caso in un isolato albergo in Normandia, dove entrambi si preparano per una missione pericolosa. Si innamorano quasi contro la loro volontà ma presto hanno la consapevolezza di essere l'uno l'amore della vita dell'altra. Quando devono separarsi, si scopre che James lavroa per il servizio segreto britannico, che è coinvolto in una operazione in Somalia tesa a rintracciare la fonte che permette ai kamikaze di infiltrarsi in Europa. Danielle "Danny" Flinders è invece una biomatematica che lavroa a un progetto di immersione nelle acque profonde per sostenere la sua teoria sull'origine della vita nel nostro pianeta. Ben presto, i loro due universi saranno stravolti: James verrà preso in ostaggio dai combattenti jihadisti e non avrà modo di contattare Danny, che a sua volta dovrà scendere in fondo all'oceano nel suo sommergibile senza sapere se James sia ancora vivo.
Con la direzione della fotografia di Benoît Debie, le scenografie di Thierry Flamand, i costumi di Bina Daigeler e le musiche di Fernando Velázquez, Submergence è una storia multistrato che riguarda molti degli aspetti della vita e si basa su un romanzo di J.M. Ledgard, un giornalista che si è occupato di politica e costume in Africa per conto del magazine The Economist. Il romanzo, come ha raccontato lo stesso Ledgar, è ispirato alle sue esperienze private e professionali in Somalia: "Ero molto interessato alla nostra mancanza di prospettiva del pianeta in cui viviamo. La Terra è molto più grande e complicata di ciò che crediamo. Allo stesso tempo, è molto più dura e difficile. Sono sempre stato ossessionato dagli oceani e dall'idea che ci sia chiaramente molta più vita in fondo a essi che in superficie. Basti pensare ai miliardi di batteri, virus e alghe, che vivono negli abissi. Queste forme di vita, in numero, superano quelle presenti sulla terraferma. Sono lì da milioni di anni e, qualunque cosa accadrà al genere umano, continueranno a essere ancora lì e a vivere. La scienza ci ha oramai detto che anche noi umani siamo venuti dal fondo dell'oceano e, di conseguenza, possiamo affermare senza smentite che la vita ha avuto inizio nelle acque più profonde.
Nel periodo in cui ho vissuto in Africa, mi occupavo di terrorismo e trascorrevo molto tempo con i ragazzi di Al-Qaeda, giovani che oggi non potresti mai incontrare senza perdere la vita. Submergence è nato dunque da questi due fattori: oceano e terrorismo. Il romanzo ha però tre differenti parti. Una è ambientata in Africa e riguarda una spia britannica rapita da un gruppo jihadista. Un'altra segue una professoressa dell'Imperial College di Londra, una biomatematica, alle prese con lo studio della vita microbica negli oceani. E l'ultima si concentra sull'incontro tra i due in un albergo in Francia, dove vivono un'appassionata storia d'amore. In poche parole, Submergence è una storia di scienza, fede e amore".
Il cast
A dirigere Submergence è il regista, sceneggiatore e produttore Wim Wenders. Nato in Germania nel 1945, Wenders ha studiato fisica prima e filosofia dopo all'Università prima di decidere di trasferirsi a Parigi per diventare un pittore. Non appena arrivato in Francia, ha però cominciato a interessarsi al cinema… Vedi tutto
Note
Adattamento di un romanzo di Jonathan M. Ledgard.
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
La regia c'è, ma la sceneggiatura scarna, noiosa e insignificante addormenta
commento di gruvierazUna buona regia ed una bella scenografia non salvano un film triste ,lungo e lento.
commento di ferniUn film intenso e fin troppo apertamente allegorico. Buona fotografia ed ampi spazi narrativi, con la bellezza insolita della Vikander a rendere maggiormente suggestiva la trama della narrazione su due binari (ricorda 'Un uomo, una donna'). La struggente lontananza dei due mondi è sottolineata dalla voce fuori campo, alla Malick. Voto 7.
commento di ezzo24Questo film ha un punteggio di 2.5/5 ma se il regista fosse un qualunque ambizioso mestierante avrebbe il punteggio che merita: 1/5.
commento di BrowningUno dei punti bassi del cinema "post Wenders"; l'autore (un tempo gigantesco) da decenni ormai gira intorno a sperimentalismi vuoti e i risultati sono i medesimi (il bellissimo "Non bussare alla mia porta" era un film di Sam Shepard!). L'eccezionale fotografia non rende il film meno brutto. Il nuovo cinema tedesco è un lontano ricordo.
commento di monsieur opalTra documentario e racconto, Wim Wenders ci dà un film apparentemente impegnato, ma in realtà, con sommo dispiacere di chi lo ama, fumoso e alquanto retorico. Peccato!
leggi la recensione completa di laulillaUn polpettone sentimentale diretto da un regista una volta importante ma che ormai da un po’ di tempo mostra la corda e che tra languidi primi piani e lunghe sequenze a montaggio alternato (nemmeno tanto efficaci) tenta – senza riuscirci – di riproporci le riflessioni intellettuali delle sue opere più celebri.
commento di (spopola) 1726792Inizia con una scopata in un albergo,poi il regista parte con due storie parallele che si sovrappongono fino alla noia piu' totale e confusa...bah chi lo capisce Wenders....vado a rivedermi Paris Texas....che e' meglio.
commento di ezio