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Parola di Dio

Regia di Kirill Serebrennikov vedi scheda film

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La recensione su Parola di Dio

di ilpanda
8 stelle

Veniamin è uno studente solitario e poco inserito nel contesto sociale. Porta sempre con sé una Bibbia e si impone di comportarsi come vuole la “parola di Dio”, mentre i suoi compagni di classe privilegiano comportamenti a detta dei testi sacri lussuriosi e blasfemi. La madre è esasperata e preoccupata da queste sue incomprensibili “stranezze”, ma resta basita e inerte. Solo una delle sue docenti cerca di indagare nel suo comportamento, anche utilizzando le Scritture stesse. L’ossessione per quest’ultime porterà però il ragazzo a gesti estremi.

 

“Le altre religioni hanno martiri che danno la vita per la fede, io combatto contro la depravazione”.

Ma fino a che punto è giusto ascoltare alla lettera le sacre scritture? Anche quando – versetti e indicazioni alla mano, che il regista prontamente riporta sullo schermo – non possono che destare impressione se non proprio orrore. Insegnamenti che il protagonista del film, in una spirale ossessiva e priva di lucidità, arriva ad applicare alla lettera con conseguenze nefauste.

 

Un film coraggioso, dunque, questo “Parola Di Dio”, in un Paese come il nostro (è stato distribuito però in poche copie) che di mentalità risente ancora non poco delle sue radici cattoliche, ma soprattutto in uno scenario globale in cui l’integralismo e l’estremismo religioso lasciano scie di violenza e disperazione.

 

Il regista sceglie una chiave e un soggetto profondamente interessanti e curiosi per raccontare queste contraddizioni, cioè un giovane (e bellissimo) ragazzo alle prese con scuola e coetanei, con quelli che potrebbero essere i piaceri e le tentazioni della sua età, come il sesso, il divertimento, e gli amici. Sta lì la bella idea del film, che non manca anche di intuizioni narrativamente quasi straordinarie se non inaspettate, come la scena in cui si spoglia completamente nudo in classe contro la spiegazione dell’insegnante dell’uso del preservativo o il rapporto con l’amico storpio che si affeziona pericolosamente a lui (sottotesto omoerotico incluso).

 

Uniche pecche sono un finale un po’ tagliato e qualche scena un po’ troppo teatrale. Voto (da 1 a 10): 7/8.

 

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