Un disastroso virus, che parte da un senzatetto alla stazione di Seoul, colpisce la Corea del Sud. I passeggeri su un treno diretto a Busan cercano di sopravvivere all'improvvisa pandemia.
Costato pochi spicci (credo), ma spesi ottimamente. Film ben ritmato, bimba da Oscar, ci sono pure le lacrime e risvolti psicosociali, ma qualche ingenuità fa male al cuore e rompe la credibilità del racconto (vengono fermati con espedienti semplici, mai più utilizzati, caxxo!!). Gli asiatici stanno dimostrando che con poco si fa tanto. Bravi!
Un'improvvisa e devastante apocalisse zombie getta nel caos l'intera Corea del sud, facendo emergere disparità, discriminazioni, pregiudizi ed egoismi che dominano una società all'apparenza perfetta. Quando l'orrore si mescola alla riflessione psicologica e sociale fa sempre centro.
Buona la gestione della tensione. Si concentra sulla reazione emotiva e caratteriale dell'essere umano in situazione di emergenza. Il coraggio, il terrore, l'opportunismo, l'egoismo, l'altruismo, la discriminazione verso chi si considera infetto. Chissà perchè soprattutto quest'ultima mi ricorda i tempi odierni.
Soldatino, dietro la stazione, lo vedi il treno che portava al sole: non fa più fermate, neanche per pisciare, si va dritti a casa senza più pensare che l'altruismo è bello anche se fa male. (E il cervo mannaro?)
Validissimo horror coreano, non mai stato un amante degli zombie-movie ma questo è davvero buono. La scene di inseguimenti di massa sono notevoli e la tensione non cala mai. Ottimo!
Apocalisse, contagio, non morti che seminano distruzione. Un treno come ancora di salvezza o trappola mortale nella quale finire i propri giorni da viventi. Tra horror e disaster-movie, ecco un'ottima produzione coreana, per nulla esente da difetti, ma sorretta da una regia esemplare in grado di esaltare.
Nel 1968 il padre putativo degli zombie moderni George A. Romero con il suo La notte dei Morti Viventi realizza un’opera seminale caratterizzando la sua pellicola (e quanti lo avrebbero poi seguito) con un denso messaggio socio-politico parlando non soltanto di morti viventi e della lotta per la sopravvivenza ma anche delle differenze di classi in un’america con grossi… leggi tutto
La Corea del Sud sta al cinema asiatico come Hollywood sta al cinema americano e mondiale. Accanto a pellicole più intimiste, spesso i suoi "blockbuster" non hanno nulla da invidiare a quelli di Hollywood. Anzi, sono superiori. Il cartoonist Sang-ho Yeon sposta il suo sguardo dal cinema d'animazione a quello in carne e ossa. "Train To Busan" è, infatti, il prosieguo del precedente… leggi tutto
In "Train to Busan" gli zombi (a dire il vero non sono dei classici morti viventi, ma degli infetti che la stampa di regime identifica come rivoltosi che tentano di sovvertire il governo), invece di essere lenti e mosci, sono rapidi e feroci e perdono la loro aggressività diventando temporaneamente inerti quando il treno su cui viaggiano entra in una galleria e l'ambiente…
Selezione strettamente personale dei migliori film horror che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza).
Playlist in continuo aggiornamente....
Tolta la pesante e sovraccarica caratterizzazione dei personaggi il film di Yeon Sang-Ho vola libero e leggiadro nello spaesamento spazio-temporale e nei meandri concitati dell’action-horror, compresso in una sequenza infinita di scene madri e con un temperamento sensazionalistico perfettamente fine a se stesso. Tecnicamente superbo e con un bellissimo incipit.
Ennesimo zombie movie, questa volta proveniente dalla Corea, quasi tutto giocato sull'azione, un po' all'interno di un treno e un po' in area ferroviaria. Immiginatevi I Langolieri di King, sostituite l'aereo col treno poi aggiungete le scene di massa di World War Z (2013), con tanto di zombi che si montano l'uno sopra all'altro per fare una grande catena, lavorate su una…
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano 1968, anno di stravolgimenti culturali e sociali, di rivoluzioni e di guerre, ma anche anno di uscita dell’iconico e immortale La notte dei morti viventi, George Romero non poteva immaginare che il suo film diventasse una delle opere più rappresentative della cinematografia (tutta), né tanto meno che…
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Commenti (19) vedi tutti
Costato pochi spicci (credo), ma spesi ottimamente. Film ben ritmato, bimba da Oscar, ci sono pure le lacrime e risvolti psicosociali, ma qualche ingenuità fa male al cuore e rompe la credibilità del racconto (vengono fermati con espedienti semplici, mai più utilizzati, caxxo!!). Gli asiatici stanno dimostrando che con poco si fa tanto. Bravi!
commento di PsychomammaFilm sugli zombie orientali che a differenza di quelli occidentali corrono più veloci
commento di Bladerunner76Potente metafora della disumanizzazione nella società odierna
leggi la recensione completa di ShermanMcCoydetesto i film di zombie, ma questo ha qualcosa in più.
commento di gherritBello voto 6 e mezzo finalmente un bel film di zombie , e vero gli horror asiatici sono i piu belli,
commento di eros7378bellissimo film zombie , il migliore degli ultimi anni , da vedere assolutamente
commento di polacmarNIENTE DI NUOVO O DI INTERESSANTE. Anzi, le solite fregnacce sugli zombie che non vedono o sentono al buio, e altre amenità. 3
commento di BradyUn'improvvisa e devastante apocalisse zombie getta nel caos l'intera Corea del sud, facendo emergere disparità, discriminazioni, pregiudizi ed egoismi che dominano una società all'apparenza perfetta. Quando l'orrore si mescola alla riflessione psicologica e sociale fa sempre centro.
commento di Fanny SallyBuona la gestione della tensione. Si concentra sulla reazione emotiva e caratteriale dell'essere umano in situazione di emergenza. Il coraggio, il terrore, l'opportunismo, l'egoismo, l'altruismo, la discriminazione verso chi si considera infetto. Chissà perchè soprattutto quest'ultima mi ricorda i tempi odierni.
commento di bombo1Ho visto di molto meglio in quanto a zombie movie. Scadente.
commento di corradopUn film sugli zombie assolutamente originale e molto ben congegniato. Un piccolo capolavoro del suo genere.
commento di ValekSacrificio e speranza
commento di MagicTragicQualcosa d'interessante c'e' ma il Polpettone ogni tanto sembra lasciato un po' andare: occasione sprecata.voto.5.
commento di chribio1Uno dei migliori film del filone zombi che abbia mai visto, in assoluto
commento di olivawSoldatino, dietro la stazione, lo vedi il treno che portava al sole: non fa più fermate, neanche per pisciare, si va dritti a casa senza più pensare che l'altruismo è bello anche se fa male. (E il cervo mannaro?)
commento di mckUn bel film horror coreano !
leggi la recensione completa di daniele64Da vedere. Fantastica la bambina. Ottime le scene di massa.
commento di MiniPuppyValidissimo horror coreano, non mai stato un amante degli zombie-movie ma questo è davvero buono. La scene di inseguimenti di massa sono notevoli e la tensione non cala mai. Ottimo!
commento di trickerApocalisse, contagio, non morti che seminano distruzione. Un treno come ancora di salvezza o trappola mortale nella quale finire i propri giorni da viventi. Tra horror e disaster-movie, ecco un'ottima produzione coreana, per nulla esente da difetti, ma sorretta da una regia esemplare in grado di esaltare.
leggi la recensione completa di alan smithee