Regia di Hong-jin Na vedi scheda film
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Il talento di Hon?g-ji Na nel gestire il manifestarsi della violenza, trova ne "La presenza del diavolo" la sua declinazione "horrorifica" con la presenza delle forze demoniache. La narrazione cambia spesso la radice del male, e la regia gli tiene testa non facendo calare mai l'attenzione. Il finale è agghiacciante. Un regista slka sua conferma.
commento di Peppe ComuneSolo un gradino sotto ai primi due capolavori, c’è il marchio a fuoco dell’enfant prodige Na Hong-jin in questo film ostico e bistrattato: trama schizoide che vortica in un buco nero annichilente con la lenta, terrificante, trasmutazione "interiore" dei personaggi. Attori magnifici (Kunimura sugli scudi), regia sontuosa. Na si conferma un maestro!
commento di Inside manCerte volte mi accosto agli irriducibili del cinema orientale, ma nel momento in cui mi devo affidare sulla fiducia, all'espressione di stupore, paura, angoscia dei protagonisti verso un qualcosa che io vedo quasi completamente al buio, a quel punto mi dissocio.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiPiccola città / Bastardo posto.
leggi la recensione completa di mckLe basi per un buon film ci sono, i personaggi però mi sono sembrati spesso risibili, in particolare abbiamo la polizia più inetta della storia del cinema
commento di green70Come si fa ad arrivare ad una media voto di 6.7 La valutazione è forviante, un film privo di tutto. Non capisco tutto questo entusiasmo per le pellicole coreane/cinesi, presentati come dei capolavori ma che si presentano realmente come film di serie b.
commento di interista75Un lungo, contorto, sfiancante esemplare di cinema coreano contenitore di ogni genere. Poco spettacolare e per nulla lineare nello sviluppo. Acclamato un po' ovunque, misteriosamente...
leggi la recensione completa di undyingL’uomo ridicolo ed i suoi infiniti limiti.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millenniopoliziesco pacchiano e incredibilmente sopravvalutato! ma se il film fosse stato francese, italiano o americano avrebbe destato lo stesso interesse e generato la medesima indulgenza verso una trama piena di macchiettismo a badilate? ne dubito. l'esotismo a volte genera mostri. aridatece Memories of Murder: Joon-ho Bong è di un altro pianeta.
commento di giovenostaFrancamente deludente......lungo, lunghi tempi morti, sceneggiatura balbettante, mi aspettavo molto di più considerata la maestria dei coreani nel particolare genere noir/thriller......
commento di ripley2001Dopo "The Chaser" e "The Yellow Sea", due grandissimi neo-noir di raffinata ferinità, Hong-jin Na inciampa in un horror isterico, memore di ben altre nobili scaturigini, basato su una sceneggiatura maldestra. Regia tonitruante, ritmo esasperante, score affogato in inutili glangori. Film che delude chi, come me, si aspettava una terza grande prova.
commento di Marcello del CampoUna strana, inquietante epidemia rende mostri irragionevoli ed assassini tutti coloro che vengono contagiati.La polizia brancola nel buio e le leggende popolari aiutano con più efficacia a trovare spiegazioni plausibili. Il diavolo pare si sia manifestato sotto forma di un fantasma.Poliziesco-horror da brividi,di grande efficacia e presa emotiva.
leggi la recensione completa di alan smithee