Trama
Un piccolo negozio annesso all'abitazione dei proprietari nella periferia povera di Manila fa da copertura per la vendita illegale di droghe. Un giorno, in seguito a un'operazione della polizia, Rosa e Nestor, i due proprietari, vengono arrestati. I loro quattro figli sono costretti allora a raccogliere quel poco che hanno per pagare la polizia.
Approfondimento
MA' ROSA: UNA COMUNE PRASSI NELLE FILIPPINE
Diretto da Brillante Mendoza e sceneggiato da Troy Espiritu, Ma' Rosa racconta la storia dell'eponima protagonista, madre di quattro figli e proprietaria di un piccolo negozio in un quartiere povero di Manila. Amata e rispettata da tutti, Ma' Rosa sbarca il lunario con il marito Nestor rivendendo di nascosto piccole quantità di sostanze stupefacenti. Un giorno, però, Rosa e il marito vengono arrestati dalla polizia. I loro figli saranno disposti a fare qualunque cosa per comprare la libertà dei genitori dalla corrotta forza di polizia.
Con la direzione della fotografia di Odyssey Flores, le scenografie di Dante Mendoza e le musiche di Teresa Barrozo, Ma' Rosa si ispira a eventi realmente accaduti, come ha modo di raccontare il regista in occasione della presentazione del film in concorso al Festival di Cannes 2016: «L'idea di questo film è nata quattro anni fa quando sono stato indirettamente coinvolto con il suddetto episodio. La vicenda ha catturato il mio interesse perché mostrava una caratteristica unica ma anche inquietante di una comune famiglia filippina. Quando qualche componente di un nucleo familiare si trova con le spalle al muro per qualcosa di sbagliato che ha commesso, gli altri sono disposti a tutto pur di tenere il resto della famiglia lontano dai guai, anche se ciò vuol dire violare le virtù di base. In una società in cui la sopravvivenza del più resistente è un dato di fatto con cui convivere, la famiglia diventa amorale.
Ma' Rosa è forse uno dei film più difficili che ho finora realizzato a causa della delicatezza del tema. Mette in evidenza quanto la corruzione sia dilagante tra le forze di polizia delle Filippine. Ciò che viene mostrato è una pratica comune in ogni quartiere della capitale.
Ci mostra inoltre lo scorcio di come vive una tipica famiglia di un altrettanto tipico quartiere di Manila, offrendoci lo spaccato di vita di una comunità. Tutto il film è come un documentario: offre una forte sensazione di realismo. Tutto ciò che si vede, oggetti e posti, sono reali. Nonostante il minimalismo, ho voluto che in mezzo a tanti non professionisti recitassero attori affermati, in grado di mettere in scena con precisione le emozioni richieste. Nessuno degli attori ha mai ricevuto una copia della sceneggiatura e a loro è stato chiesto di seguire il proprio istinto dietro semplici indicazioni: la loro sensazione di incertezza doveva materializzarsi sullo schermo. Ho voluto poi girare nel mese di agosto, nel bel mezzo della stagione dei tifoni. Così facendo, ho reso l'ambiente un personaggio del film».
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- Prix d'interprétation féminine a Jaclyn Jose al Festival di Cannes 2016
Commenti (1) vedi tutti
Una retata della polizia incastra Ma' Rosa nella sua attività di riciclaggio e spaccio. Lungo una concitata notte senza fine, la famiglia della donna si unisce e cerca di racimolare i soldi per restituire la libertà alla donna. Cine-documento forte di una sceneggiatura che pare non esistere tanto è strettamente connessa al reale circostante.
leggi la recensione completa di alan smithee