Regia di Kleber Mendonça Filho vedi scheda film
Clara (Sonia Braga) è una vedova di 65 anni e ora in pensione - si occupava di critica musicale - che vive a Recife, in un condominio, denominato appunto Aquarius - da cui deriva il titolo del film - dove è rimasta l'unica occupante dello stabile; l'impresa di costruzioni proprietaria dell'edificio vorrebbe demolirlo e tenta con metodi poco ortodossi di far sloggiare la donna, poco incline ai compromessi. Nasce così una 'guerra' tra Sonia, spalleggiata da figli, governante e avvocato da una parte e l'impresa rappresentata dal nipote-rampollo del proprietario dall'altra.
'Aquarius' è l'opera seconda per il cinema di Kleber Mendonça Filho, regista nativo della città dove si situa la vicenda con all'attivo diversi corti e un paio di documentari, prima del suddetto lavoro, che grazie all'inserimento nella Selezione ufficiale di Cannes '16 ha avuto un minimo di visibiltà quantomeno tra i cinefili: il film ha suscitato più polemiche dal punto di vista politico che intrinseche alle sue qualità prettamente attinenti al cinema, prima perché l'intero cast si è schierato dalla parte della destituita Presidente del Brasile Dilma Rousseff, evento occorso proprio durante la kermèsse cannense e poi, a detta di alcuni giornalisti, perché il film stesso ha subìto la ritorsione da parte del nuovo governo brasiliano insediatosi, che ha causato la mancata candidatura come film rappresentante del paese per un'ipotetica selezione agli Oscar per i film in lingua straniera.
E' un peccato poiché 'Aquarius' è un emozionante ritratto a tutto tondo di un personaggio femminile che non arretra di fronte a nulla, né alle circostanze della vita - un cancro al seno e la vedovanza - che non le impediscono comunque una vita sessuale ancora attiva, come dimostrano le piuttosto esplicite scene in merito, né alle avversità e alle asperità rappresentate da altri esseri umani, disposti a calpestare i diritti di chiunque si intrometta tra loro e un'ipotetica possibilità di generare profitto, rappresentata dall'abbattimento dell'intero palazzo.
Tra passeggiate nella spiaggia, nuotate nel mare e ascolti del suo ricco patrimonio in fatto di dischi, con scene ambientate in prevalenza al presente e inserimenti di ricordi in flashback, il film scorre con ritmo lento e compassato e ha l'unico cruccio di durare troppo a lungo (due ore e venti minuti circa), fattore che riduce in parte la forza e la compattezza dell'opera.
Straordinaria e 'generosa' la prova di Sonia Braga - che non ha timore alcuno a mostrare il suo non più giovane ma ancor piacente corpo - alla quale si deve gran parte dell'esito positivo del film, che ha anche il merito non secondario di far conoscere una cinematografia non di certo tra le più viste al mondo.
Voto: 7.
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