Trama
Nel 1973 il match di tennis tra la numero uno al mondo Billie Jean King e l'ex campione Bobby Riggs viene annunciato come la battaglia dei sessi. La partita cattura lo spirito del tempo e scatena ampie discussioni sulla parità del genere, stimolando il movimento femminista. Mentre i media si interessano ai due sportivi, questi combattono battaglie personali complesse.
Approfondimento
LA BATTAGLIA DEI SESSI: UNO STORICO MATCH DI TENNIS
Diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris e sceneggiato da Simon Beaufoy, La battaglia dei sessi si ispira all'incontro di tennis, realmente disputato, tra la ventinovenne Billie Jean King e l'ex campione cinquantacinquenne Bobby Riggs nel 1973. All'indomani delle battaglie per la rivoluzione sessuale e i diritti delle donne, il match tra un uomo e una donna (nato per questioni di compensi: le tenniste venivano allora retribuite con compensi pari a 1/12 di quello dei colleghi maschi) è divenuto uno degli eventi sportivi più visti nella storia della televisione, raggiungendo oltre 90 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Mentre la rivalità tra la King e Riggs veniva accentuata dai media, i due fuori dal campo combattevano battaglie personali molto complesse: la King, simbolo delle lotte per l'uguaglianza di genere, faceva infatti i conti con la propria sessualità e l'amicizia con Marilyn Barnett mentre Riggs, una delle prime celebrità dell'epoca moderna, lottava contro la sua dipendenza dal gioco d'azzardo, che minava il suo rapporto con la famiglia e la moglie Priscilla. Insieme, Billie Bobby hanno contribuito a offrire non solo una partita destinata alla storia ma anche argomenti di discussione sui due sessi che ancora oggi continuano ad avere eco.
Con la direzione della fotografia di Linus Sandgren, le scenografie di Judy Becker, i costumi di Mary Zophres e le musiche di Nicholas Brittell, La battaglia dei sessi porta dunque sullo schermo la storia di una partita che si è trasformata con le sue implicazioni in fenomeno socioculturale. Dopotutto, il 1973 è considerato un anno spartiacque nella cultura americana, in grado di far grandi passi in avanti nel riconoscimento dei diritti delle donne. Non stupisce dunque che la ricerca di eguaglianza passi anche attraverso un campo di tennis, uno sport e una partita in grado di spaccare a metà tutti i telespettatori, chiamati a rivedere la loro visione del mondo e il ruolo della donna nella società contemporanea. Sottolineano i due registi: "La battaglia dei sessi racconta sia un evento sportivo storico sia il privato di una donna chiamata a confrontarsi con la propria sessualità nel momento in cui la sua vita è sotto i riflettori. Come Billie Jean scopre la sua vera natura, anche lo sfidante Bobby affronta i demoni della sua quotidianità. Entrambi sono alle prese con problemi dai risvolti personali e politici che 44 anni dopo fanno ancora discutere per la loro rilevanza. Abbiamo cominciato a lavorare al progetto nel 2016 quando le primarie americane facevano finalmente pensare all'elezione di un presidente donna, un'occasione più che giusta per parlare di disparità di genere. Il risultato delle elezioni, però, ha gettato una luce diversa anche sul nostro film: abbiamo allora deciso di far virare la storia verso le vicende personali dei due protagonisti, impegnati ad apparire diversi da quanto in realtà sono. Sotto i riflettori dei mass media, Billie Jean e Bobby fingono di essere altri e celano le loro lotte: come le star di oggi, accontentano l'immaginario mentre nel privato cercano il coraggio per vivere come vogliono".
Il cast
A dirigere La battaglia dei sessi sono gli americani Valerie Faris e Jonathan Dayton. I due hanno fatto il loro esordio dirigendo l'acclamato Little Miss Sunshine, che è stato nominato a 4 Oscar (tra cui quello al miglior film). Sposati, hanno anche diretto la commedia Ruby Sparks e diversi video e documentari per… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (6) vedi tutti
C'è un pò di tutto in questo Biografico Film diviso tra Tennis e Amore con aggiunta di tonalità Politiche : insomma un calderone tenuto bene dalla Protagonista (Stone,Emma ovviamente ...) che seppur di lunga tenuta in minutaggio,lo stesso si rivela in emozioni varie.voto.6.
commento di chribio1Una Storia vera raccontata in un film ingiustamente sottovalutato. Come mancano gli anni 70 con le lotte politiche e civili e la voglia travolgente di cambiare le cose. Voto 7
commento di SuperFioreFilm piuttosto stupido,come la storia vera da cui è tratto. Un uomo di 55 anni anche se contro una ragazza,difficile vinca (seppur avesse battuto la Smith in precedenza). Andate a vedere che figura hanno fatto le Williams anni fa,in una storia simile. Le donne sono più deboli è ovvio,ma perché volete essere uomini... Questa è la domanda.
commento di ScemaranIl film parla della celebre sfida tennistica tra una donna e un uomo avvenuta negli anni settanta. Per uno come me nato nel 1979 colpisce come negli anni settanta ci fossero ancora delle restrizioni su argomenti come l'omosessualità e le condizioni delle donne. Film ideale anche per chi non segue il tennis.
commento di argo979Billie Jean King è la vincitrice di una battaglia simbolica su un campo per una battaglia più ampia in ogni campo, uno scontro che i numeri ci dicono essersi protratto fino ai giorni nostri, un valore da difendere e che faticosamente cerchiamo ancora di raggiungere. Ispiriamoci a lei e questo film ci aiuterà a essere migliori.
leggi la recensione completa di cantautoredelnullaEmma Stone risplende di delicata sensibilità, Steve Carell imbrocca un'altra prova di trasformismo dopo Foxcatcher.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografo