Regia di George Seaton vedi scheda film
Datato, ma ben costruito. Un capostipite.
Rivedere “Airport” dopo quasi mezzo secolo... E’ quanto mi è capitato proprio oggi. Il ricordo era piuttosto nitido. All’epoca mi era piaciuto senza entusiasmarmi e posso confermare questa sensazione. Ero un ragazzo e la prima parte, vale a dire la presentazione dei personaggi e delle rispettive vicende personali, i siparietti di ambientazione aeroportuale, la passerella di passeggeri e operatori, mi era apparsa lunga e piuttosto noiosa. La seconda parte mi era sembrata più avvincente e più ricca di tensione, anche se il lieto fine, già a quei tempi, appariva datato. Oggi, la mia opinione si capovolge. La prima parte è deliziosamente “vintage” e piena di dettagli quasi documentaristici, con una sceneggiatura spigliata e accattivante. La seconda mi è apparsa più scontata e prevedibile, anche se l’assenza di effetti speciali artificiosi la risollevano rispetto a quanto si vedrà nella lunga serie di film che trovano qui il loro punto di partenza.
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