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The Exclusive: Beat the Devil's Tattoo

Regia di Deok Noh vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su The Exclusive: Beat the Devil's Tattoo

di AndreaVenuti
7 stelle

The Exclusive Beat the Devil's Tattoo (visibile sub ita su Netflix con il titolo: L'Esclusiva) è un film sud-coreano del 2015 scritto e diretto dalla giovane Roh Deok; il film è stato presentato al Far East Film Festival di Udine del 2015.

locandina

The Exclusive: Beat the Devil's Tattoo (2015): locandina

Sinossi: Heo (Jo Jung Suk) è un giornalista di una nota emitettente televisiva di Seul; il giovane reporter si occupa principalmente di fatti di cronoca ma dopo essere stato allotanato dal network, per aver osato indagare su un noto manager, gli capiterà sotto il naso l'occasione della vità; forse ha una pista riguardante un temibile serial killer: agirà onestamente ???

 

L'Esclusiva è il secondo lungometraggio di Roh Deok che si conferma tra le registe donne di maggior talento del cinema coreano contemporaneo, certamente il film non è esente da difetti (a breve evidenziarò le lacune più evidenti) tuttavia c'è del potenziale e la giovane regista (classe 1980) confeziona un thriller di qualità, in grado di intrattenere il pubblico facendolo ,come spesso accade nel cinema di genere coreano, riflettere su argomenti contemporanei.

Roh Deok realizza una feroce critica contro i mass media, il suo intento è far capire allo spettatore quanto sia facile oggigiorno, nell'era digitale, manipolare l'opinione pubblica, a tal proposito le battute finali pronunciate dalla massima dirigente del network (la nota attrice Lee Mi Sook) sono emblematiche :

«Capire la verità non è il nostro lavoro, se credono sia vero allora sarà vero».

 

Roh Deok inoltre è bravissima a comunicare una percezione vivida e multiforme delle tensioni e dei giochi di potere che si creano dietro le quinte della CNBS, dove lavora il protagonista.

L'attacco frontale ai media coreani tuttavia non è l'unica critica presente nel film, inzialmente la giovane regista scoccca una frecciatina contro le Chaebol locali (grandi gruppi indistriali, ad esempio LG), dopo tutto il protagonista è stato licenziato per aver indagato contro il maneger di una grossa società, imparentato tra l'altro con alcuni finaziatori del network stesso.

Come in ogni buon film di genere coreano che si rispetta, ritroviamo una rappresentazione della polizia non del tutto idilliaca; il poliziotti, tra cui il commissario Oh (Bae Beong Woo) sono sempre al lavoro ma annaspano continuamente nel buoi e non giungeranno mai alla soluzione finale.

 

Come già scritto in precedenza l'opera di Roh Deok non è perfetta, la regia è troppo lineare, inoltre all'inizio del film [SPOILER]      ci viene mostrato un duplice omicidio girato abbastanza male dove la suspance è completamente assente (fortnatamente ci saranno altre sequenze nettamente più dignitose).

Non mi ha convinto neppure il serial killer, si poteva fare molto di più mentre la regista lo usa solo come pretesto con l'obiettivo di indirizzre il suo discorso verso altri lidi, già visti in precedenza.

Infine il film si poteva accorciare di qualche minutino; nonostante queste piccole "critiche", il secondo lungometraggio di Roh Deok rimane notevolissimo e mertita assolutamente la visione.

 

intrattenimento di alta qualità.

 

 

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