Regia di Nick Cheung vedi scheda film
Keeper of Darkness è un film di Hong Kong del 2015 diretto ed interpretato da Nick Cheung, volto noto non soltanto in patria. Questa pellicola è il secondo lungometraggio di Cheung (dopo l'esordio in sordina con Hungry Ghost Ritual) e dimostra ancora una volta la crescita graduale e ascendente della star; attore polidietro e versatile, sempre pronto a nuove sfide, addirittura in veste di regista senza mai sfigurare (come dimostra questa sua ultima fatica).
Nick da grande conoscitore del cinema locale, opta per una Ghost Story (tipologia di film molto amati dal pubblico locale) riuscendo ad inserire con intelligenza diversi generi; melò,horror, commedia e critica sociale si amalgamano alla perfezione (ci sono due/tre sequenze davvero nichiliste e pessimiste che ricordano molto la poetica di Johnnie To).
Nick come già detto è un ragazzo sveglio, sa bene cosa vuole il pubblico, per questo motivo inserisce un must del cinema locale: Hong Kong anora una volta è la vera e propria protagonista, si passa da panoramiche dall'alto (atte ad evidenziare la grandiosità della megalopoli) fino ad arrivare agli angoli più bui ed invisibili.
Azzeccatissima anche l'idea di far comparire sotto forma di cameo amici e colleghi apprezzati dal pubblico: Lawrence Ng, Chin Ka-lok, Shawn Yue e Jacky Cheung (tra i citati sicuramente il più importante e famoso), oltre ad aver scelto come co-protagonisti il sempre bravo Philip Keung (ad esempio con Nick ha lavorato molto bene in Unbeatable di Dante Lam) oppure Louis Cheung (noto principalmente ecome cantante e doppiatore)
Da un punto di vista tecnico il lavoro svolto da Nick Cheung è sorpendente; la regia è complessivamente molto elegante con movimenti di macchina lenti e ben studiati, la CGI è ben calibrata ed eccede solo nel finale (dove opta per una rappresentazione quasi fumettistica), inoltre troviamo 2/3 chicche di alte classe tra cui il riprendersi frontalmente al di là di una finestra con inferriate, inquadratura simbolica che evidenzia la sua condizione di sofferenza, quasi prigioniero dei suoi stessi poteri (Nick è in grado di individuare e parlare con gli spiriti), scelta stilistica amata da un grande maestro locale: Wong Kar wai.
Film notevole se consideriamo la pochissima esperizanza da regista di Nick Cheung, una Ghost Story davvero completa (nonostante il leitmotiv sia un qualcosa di trito e ritrito)
Voto 7.5
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