Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, il giovanissimo Alejandro Jodorowsky si libera delle limitazioni imposte dalla famiglia e inizia a frequentare il circolo artistico bohemien più importante di Santiago, conoscendo sconosciuti artisti che un giorno sarebbero diventati giganti della letteratura del XX secolo.
a 87 anni Alejandro Jodorowsky sforna uno dei suoi film più lineari e, senza tradire il proprio linguaggio, tra i più riusciti.
autocompiaciuto ma potente affresco sulla formazione della propria inimitabile poetica e sguardo surreale. ultima mezz'ora da antologia.
il protagonista, il figlio Adan, è anche autore della colonna sonora.
Ritorna e forse si completa il ricordo cine-biografico della vita dell'estroso maestro di cinema e di molte altre arti visive. Un percorso di sublimazione della poesia e dei suoi valori,osteggiata dalla famiglia di origine ma non per questo rinnegata dall'autore, che ne ha sempre fatto l'elemento portante della sua ispirazione.
Jodorowsky e' uno dei piu' grandi surrealisti del Novecento,scrittore,regista,fumettista.Prima di vedere questo film e' utile ripassare le sue opere come "El Topo" e "La Montagna Sacra".Il film ben fotografato e scenograficamente impeccabile rievoca la vocazione poetica del giovane Jodo e la sua lotta feroce con il padre,figura castrante e predominante.Si viaggia verso una struttura a… leggi tutto
FESTIVAL DI CANNES 2016 - QUINZAINE DES REALISATEURS
Alejandro Jodorowski, tenace ed in gran forma fisica nonostante l'avvicinarsi della novantina, dirige la doretta prosecuzione della storia della sua famiglia, iniziata tre anni orsono col riuscito La danza della realtà.
Ritroviamo un giovane Alejandro negli anni '40, già attratto irresistibilmente dalla poesia, osteggiato… leggi tutto
Alcuni film che mi sono particolarmente piaciuti considerando l'intero arco della mia vita finora, compresa quindi anche la mia infanzia.... Piano piano li vado aggiungendo, perché non mi possono venire in mente…
Una trentina di autori, un centinaio di film e serie. Insomma: un prologo, appena.
Nota bene. La lista è chiusa -- tanto per una questione soggettiva quanto di tecnica…
Jodorowsky e' uno dei piu' grandi surrealisti del Novecento,scrittore,regista,fumettista.Prima di vedere questo film e' utile ripassare le sue opere come "El Topo" e "La Montagna Sacra".Il film ben fotografato e scenograficamente impeccabile rievoca la vocazione poetica del giovane Jodo e la sua lotta feroce con il padre,figura castrante e predominante.Si viaggia verso una struttura a…
È tempo di commedia (italiana). Dopo quella con Albanese e la Cortellesi, dopo quella di Verdone arriva ora quella di Ravazzi, cantante (?) che l'anno scorso ha avuto una vampata e sul cui successo ora "cavalca"…
Jodorowsky prosegue la sua autobiografia poetica iniziata con La danza de la realidad, al punto che potrebbero considerarsi come due parti di un unico film, passando dal resoconto dell'infanzia a quello della giovinezza.
L'immaginario del regista continua ad avere il sopravvento sulla realtà dei fatti, in quanto rifiuto di un "mondo privo di poesia", dove i personaggi…
Alla terza giornata del Cannes Cinephiles, si affacciano gli autori: quelli leggendari, come Jodorowski, che trascorre più di un ventennio tra un film… segue
FESTIVAL DI CANNES 2016 - QUINZAINE DES REALISATEURS
Alejandro Jodorowski, tenace ed in gran forma fisica nonostante l'avvicinarsi della novantina, dirige la doretta prosecuzione della storia della sua famiglia, iniziata tre anni orsono col riuscito La danza della realtà.
Ritroviamo un giovane Alejandro negli anni '40, già attratto irresistibilmente dalla poesia, osteggiato…
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Commenti (4) vedi tutti
Il quasi novantenne regista,sforna l'ennesimo piccolo gioiello,ode alla poesia e al surrealismo.Da vedere.
leggi la recensione completa di ezioSpettacolare trasfigurazione autobiografica giovanile del regista.
commento di Leo Maltina 87 anni Alejandro Jodorowsky sforna uno dei suoi film più lineari e, senza tradire il proprio linguaggio, tra i più riusciti. autocompiaciuto ma potente affresco sulla formazione della propria inimitabile poetica e sguardo surreale. ultima mezz'ora da antologia. il protagonista, il figlio Adan, è anche autore della colonna sonora.
commento di giovenostaRitorna e forse si completa il ricordo cine-biografico della vita dell'estroso maestro di cinema e di molte altre arti visive. Un percorso di sublimazione della poesia e dei suoi valori,osteggiata dalla famiglia di origine ma non per questo rinnegata dall'autore, che ne ha sempre fatto l'elemento portante della sua ispirazione.
leggi la recensione completa di alan smithee