Regia di Amat Escalante vedi scheda film
Versione erotica e grossomodo freudiana del racconto Il Colore Venuto dallo Spazio di Lovecraft. In primo luogo vediamo un asteroide, poi una ragazza nuda e un tentacolo. Strano dall'inizio.
Conosciamo la giovane coppia composta da Angel e Alejandra, due figli piccoli, una vita tranquilla e noiosa in una cittadina messicana. Angel però ha un segreto, un omaccione latino cresciuto in un ambiente ipercattolico e omofobo, finge di sopportare appena il cognato Fabian mentre in realtà ha una relazione sessuale con lui. Questo finchè nella vita di Fabian, infermiere, entra la misteriosa Veronica (la ragazza vista nelle prime scene), incontrata in ospedale dove Fabian le cura una ferita ad un fianco che lei dice essere stata causata da un cane. I due stringono amicizia, Fabian invita Veronica a ballare e questa gli racconta del lato strano e sensuale della sua vita, ella infatti conosce fin da piccola una coppia di anziani hippie che nel loro capanno custodiscono una creatura presumibilmente venuta dalle profondità siderali. Questa creatura tentacolore è puro istinto, loro dicono che è la parte più primordiale e pura degli esseri viventi, è il veicolo che scatena l'Es degli uomini. La creatura per sopravvivere ha bisogno di accopiarsi regolarmente con esseri umani, di qualsiasi sesso.
Gli esseri umani spesso però non reggono al coito con quest'essere, alla letterale esplosione ormonale che ne consegue e a farne le spese sarà proprio Fabian che finirà morto, in posizione fetale, in una pozza fangosa che assume i connotati di una specie di sacco amniotico. A questo punto l'indiziato per l'omicidio di Fabian diventa Angel, Alejandra scopre infatti la relazione dei due e con la testimonianza di un estraneo che aveva visto i due litigare, Angel viene arrestato. E dunque l'amicizia con Veronica unita al difficile periodo che segue l'arresto del marito, porterà Alejandra all'incontro con l'essere alieno di cui diventerà la nuova concubina, godendo di un piacere immenso, ritrovando se stessa e liberandosi dalle catene della società conservatrice in cui vive.
Il regista non solo gioca con la teoria freudiana della mente ma dirige un efferato attacco all'ipocrisia della tradizione, alla mancanza di giustizia sociale di un sistema in cui con le giuste conoscenze si può evitare la punizione. La fantascienza ancora una volta si serve di un elemento fuori dal mondo che però va a rappresentare concetti che conosciamo bene o che almeno sono parte integrante del mondo in cui viviamo, parlando forse più che di psiche e individualità di società e paura del progresso.
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