Regia di Amat Escalante vedi scheda film
Alejandra, giovane madre e lavoratrice, vive con il marito Angel e i loro due piccoli figli in una piccola cittadina nella provincia messicana. Fabian, suo fratello, invece lavora in ospedale come infermiere. In apparenza, le loro vite procedono tranquille in una ritualità quotidiana fatta di lavoro e gestione delle faccende private. Ben presto, però, si scopre come le apparenze spesso ingannino e come Angel, all’apparenza un macho cresciuto in un contesto ipercattolico, abbia una relazione clandestina con Fabian, omosessuale dichiarato. La tresca, tanto fragile quanto proibita, subisce una dura battuta d’arresto quando nella vita di Fabian entra l’enigmatica Veronica, una giovane la cui sessualità è deviata dall’incontro con creatura presumibilmente aliena, planata sulla Terra con un asteroide e custodita da una matura coppia di hippie in una fattoria dispersa tra le campagne. Per sopravvivere, la creatura, definita come istinto allo stato puro, necessita di fare sesso e accoppiarsi, indipendentemente dal sesso di chi la soddisfa. A Veronica spetta il compito di fare da Caronte e di portar al cospetto del tentacolare alieno prede che non resistono al piacere che esso provoca durante l’accoppiamento. Dopo che anche Fabian è stato condotto dalla creatura, gli eventi prendono una piega inaspettata e, con Angel arrestato per omicidio, Alejandra diviene la nuova concubina della creatura, assaporando gli orgasmi e il piacere immenso che questa le regala.
In un contesto in cui valori cristiani, ipocrisia e omofobia, si mescolano, Amat Escalante in La region salvaje usa la fantascienza e il fantasy per tentare di spiegare la realtà in cui vive. Sin da sempre, il Messico e, in particolar modo, la città di Guanajuato in cui è cresciuto sono patria di valori religiosi conservatori che limitano le libertà individuali e soffocano ogni istinto, costringendo la gente a vivere in maniera restrittiva e poco libera. Partendo da questa osservazione e facendosi aiutare dalle pagine dei quotidiani locali, imbastisce una storia in cui un manipolo di personaggi, spinto dalla forza dell’esoterico, dell’ignoto e di qualcosa che proviene da un altro mondo, trova la spinta per liberarsi dal giogo e assaporare fino in fondo la forza dell’istinto primordiale. Istinto primordiale che per Escalante si traduce in sesso: il sesso e gli atti sessuali in ogni forma e/o combinazione permeano ogni immagine e ogni gesto. Del resto, in tutte le società cattoliche, il sesso viene considerato un tabù: l’unione carnale serve alla procreazione e al di là del connubio uomo/donna tutto rientra nella sfera del peccato. L’omosessuale con disprezzo diventa “frocio” mentre il bisessuale è costretto a reprimere le sue voglie per mera facciata e a rifugiarsi in una doppia vita, comportando spesso grossi sacrifici e dilemmi morali. Perverso e innaturale, il sesso trova però una sua legittimazione nell’alieno: chiunque vi si concede per assaporare il sesso al grado zero, perdendo ogni controllo sia fisico sia psicologico.
Giocando con la psicologia, Escalante usa l’alieno in maniera freudiana per liberare l’Es dei personaggi. L’Es contiene fondamentalmente le basi dell’essere umano e i suoi istinti elementari. È anche la componente della personalità che ogni individuo si porta sempre dietro sin dal momento della sua nascita. Fonte di impulsi, desideri, bisogni e comportamenti aggressivi, l’Es aiuta meglio a capire i comportamenti umani. Non è casuale che Fabian venga ritrovato allegoricamente in posizione fetale in una pozzanghera colma d’acqua mista a fango, in una sorta di sacca amniotica. Sceglie altresì di dare alla creatura un aspetto alieno per ricordare allegoricamente il sesso stesso: sensuale e misterioso, grottesco e sporco.
Nel dramma liberatorio che soprattutto Alejandra vive per ritrovare se stessa, Escalante piazza qualche divertente cliché: la casa nelle campagne in cui la creatura vive ricorda ad esempio quelle case nel bosco di tanti innumerevoli film horror, luoghi in cui accade l’indicibile. Si diverte anche a scegliere come guardiani dell’abitazione due hippie: chi meglio degli hippie può essere assurto a difensore del sesso libero?
Non manca poi, come in ogni suo film, di denotare come nel suo Paese il concetto di giustizia sociale sia un mero miraggio: violenza e omicidi rimangono impuniti di fronte a una somma di denaro. Fortunatamente, non guarda mai in maniera colpevole ai suoi personaggi e li lascia ipnoticamente liberi di trovare una via di fuga alle proprie catene di vita.
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