Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l'amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all'altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d'amore.
Lo slancio diventa l'adattamento ad una realtà di privazioni,fatto di dolcezza e renitenza, assecondando solidarietà ma anche l'impulsivo ribellarsi alle istituzioni, reso in modo plastico dalla fuga a piedi nudi sul litorale romano, l'attesa in stazione che non è più agguato predatorio e la rocambolesca fuga senza biglietto sul treno della vita.
Per me il film è un inno alla stupidità! Le azioni stupide sono quelle che ti danneggiano e danneggiano anche gli altri. È una storia di degrado e tale rimane, magari un finale dove la giovane abbia l'opportunità di riscattarsi sarebbe stato meglio.
Ottima la Protagonista Daphne Scoccia e valida anche questa Pellicola che tratta un Tema personalmente non appassionante ma in questo caso devo dire che la Storia tiene bene e non s'ammoscia in frivolezze semplici o banali.voto.6.5.
Già difficile da reggere fino alla fine, è reso ancora più insopportabile dalla incomprensibilità di molti dialoghi, un po' pe le inflessioni dialettali, e soprattutto per un pessimo sonoro in presa diretta. Deludente.
L’ho visto ieri sera per caso, veramente bello, una bella storia d’amore non sdolcinata come i classici film. Ho anche saputo che l’attore è morto molto giovane, mi è dispiaciuto tantissimo .
È un "Fiore" selvatico, indomabile, irrequieto, perennemente insoddisfatto. Quella di Daphne è una vita continuamente borderline, bisognosa di affetto e ribelle verso tutto e tutti, solo un giovanotto conosciuto nel carcere rappresenta per lei un buon motivo per provare a tirare avanti. Ma solo alla sua maniera, però: in una vita spericolata.
L'amore non è un sentimento contemplato tra le sbarre di un carcere. Daphne e Josh si incontrano e vivono, attraverso una dolcissima storia di sguardi, un percorso amoroso per il quale entrambi valuteranno che vale la pena di rischiare la libertà ed ognuno il proprio futuro. Un film intimo e accorato che ben ci ha rappresentato a Cannes.
Si può definire "Fiore" un film neorealistico, oppure un film neo-pasoliniano? Io propenderei per la seconda definizione, perché l'influenza del poeta e regista di Casarsa è fin troppo scoperta, tanto che il regista Claudio Giovannesi ha intitolato il suo precedente lungometraggio "Ali ha gli occhi azzurri" con esplicita citazione di Pasolini. Giovannesi ci parla di una… leggi tutto
L'amore tra Dapne e Josh è alimentato dalla condivisione di un passato difficile e di un presente tra le sbarre di un carcere misto dove maschi e femmine hanno solo sporadici contatti. La diversa scadenza della loro detenzione e la prospettiva di una inevitabile separazione sembra compromettere il loro rapporto; ma il loro sogno adolescente di libertà e vicinanza sembra più… leggi tutto
Sbandierato, lo scorso anno, grazie anche al passaggio prestigioso a Cannes, come uno dei film rivelazione della stagione italiana, "Fiore" ha solo un merito, e nemmeno troppo alto, quello di aver dato luogo a una specie di sottogenere dei "teen movies", ovvero degli amorucoli carcerari. Sinceramente, dopo essermi sorbito una visione lunghissima, (tagliar via almeno mezz'ora), è tutto… leggi tutto
Ecco cos’è “Time”, creata e scritta da Jimmy McGovern (Priest, Liam, Accused, Common) e diretta da Lewis Arnold (Misfits, BroadChurch) per BBC: a metà del primo episodio di un’ora…
L'amore tra Dapne e Josh è alimentato dalla condivisione di un passato difficile e di un presente tra le sbarre di un carcere misto dove maschi e femmine hanno solo sporadici contatti. La diversa scadenza della loro detenzione e la prospettiva di una inevitabile separazione sembra compromettere il loro rapporto; ma il loro sogno adolescente di libertà e vicinanza sembra più…
Buon film che affronta il mondo del carcere con misurata e mai eccessiva capacità descrittiva, aiutato in questo sia dai due bravi giovani protagonisti,oltre che da un Valerio Mastrandrea posato e ben immedesimato nella parte. Sfugge solo un pò di mano al regista la parte del temporaneo rientro a casa della protagonista, una parentesi che si discosta molto (forse troppo...) dal…
Un fiore sente quando la notte si avvicina.
Teme, accetta e insieme sfida le ore future.
Si potrà difendere dal freddo racchiudendosi nel ricordo di quella giornata in cui il sole baciava le sue labbra e ne nasceva un sorriso: e il fragore della sua corsa forsennata sulla sabbia rispondeva all'eco delle onde del mare, e la distrazione dell'amore zittiva il tedio di quel tratto che…
Daphne (Scoccia), ragazza minorenne, nella Metro romana avvicina le persone e, puntando loro un coltello alla gola, le costringe a darle il cellulare, che poi consegna, insieme a una sua coetanea, ad un amico, che probabilmente è un ricettatore. Un giorno, dopo una corsa infinita, viene catturata dalle forze dell'ordine e mandata in un carcere minorile.
Nel luogo di correzione…
Si può definire "Fiore" un film neorealistico, oppure un film neo-pasoliniano? Io propenderei per la seconda definizione, perché l'influenza del poeta e regista di Casarsa è fin troppo scoperta, tanto che il regista Claudio Giovannesi ha intitolato il suo precedente lungometraggio "Ali ha gli occhi azzurri" con esplicita citazione di Pasolini. Giovannesi ci parla di una…
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Commenti (11) vedi tutti
Buon film, asciutto, senza fronzoli né retorica.
commento di Artemisia1593Lo slancio diventa l'adattamento ad una realtà di privazioni,fatto di dolcezza e renitenza, assecondando solidarietà ma anche l'impulsivo ribellarsi alle istituzioni, reso in modo plastico dalla fuga a piedi nudi sul litorale romano, l'attesa in stazione che non è più agguato predatorio e la rocambolesca fuga senza biglietto sul treno della vita.
leggi la recensione completa di maurizio73bel film
commento di lucanellaPer me il film è un inno alla stupidità! Le azioni stupide sono quelle che ti danneggiano e danneggiano anche gli altri. È una storia di degrado e tale rimane, magari un finale dove la giovane abbia l'opportunità di riscattarsi sarebbe stato meglio.
commento di nunziosOttima la Protagonista Daphne Scoccia e valida anche questa Pellicola che tratta un Tema personalmente non appassionante ma in questo caso devo dire che la Storia tiene bene e non s'ammoscia in frivolezze semplici o banali.voto.6.5.
commento di chribio1Già difficile da reggere fino alla fine, è reso ancora più insopportabile dalla incomprensibilità di molti dialoghi, un po' pe le inflessioni dialettali, e soprattutto per un pessimo sonoro in presa diretta. Deludente.
commento di paosca"It's better to burn out...
leggi la recensione completa di _Kim_L’ho visto ieri sera per caso, veramente bello, una bella storia d’amore non sdolcinata come i classici film. Ho anche saputo che l’attore è morto molto giovane, mi è dispiaciuto tantissimo .
commento di Utente rimosso (arwen88)un'isola in mezzo a questo grande deserto di cinema italiano,reale e toccante,da non perdere,avete capito ???...da non perdere.
commento di ezioÈ un "Fiore" selvatico, indomabile, irrequieto, perennemente insoddisfatto. Quella di Daphne è una vita continuamente borderline, bisognosa di affetto e ribelle verso tutto e tutti, solo un giovanotto conosciuto nel carcere rappresenta per lei un buon motivo per provare a tirare avanti. Ma solo alla sua maniera, però: in una vita spericolata.
leggi la recensione completa di michemarL'amore non è un sentimento contemplato tra le sbarre di un carcere. Daphne e Josh si incontrano e vivono, attraverso una dolcissima storia di sguardi, un percorso amoroso per il quale entrambi valuteranno che vale la pena di rischiare la libertà ed ognuno il proprio futuro. Un film intimo e accorato che ben ci ha rappresentato a Cannes.
leggi la recensione completa di alan smithee