Regia di Kim Rossi Stuart vedi scheda film
Tommaso (Kim Rossi Stuart) è un quarantenne che lavoricchia come attore e non riesce a mantenere una relazione sentimentale stabile. Mollata la ragazza storica, è attratto da ogni donna che incontra, ma si dimostra incapace di istaurare con qualcuna di esse un rapporto duraturo e appagante.
Alla sua seconda esperienza come regista, Rossi Stuart svolge una operazione non banale: mostra con efficacia la nevrosi di un individuo tormentato per cui la realtà è sempre insufficiente o comunque non in grado di soddisfare i bisogni inconsci. Il protagonista trova sempre una scusa, anche banale, per respingere quello che ottiene, nella vita amorosa e nel lavoro. Sogna vermi, simbolo delle brutture che possono nascondersi sotto le apparenze luccicanti. È tormentato da fantasmi del passato che emergono di tanto in tanto e non riesce a mettere a fuoco. Allontana da sé i risultati ottenuti, come se dopotutto il fallimento fosse una condizione più accettabile del successo. Rossi Stuart dosa bene ironia, dramma, grottesco; con uno stile che forse deve qualcosa a Moretti ma che indubbiamente ha un suo vestito peculiare. Insomma, dimostra di essere oltre che un bravo attore, anche un regista interessante con qualcosa di ben preciso da dire.
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