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Tommaso

Regia di Kim Rossi Stuart vedi scheda film

Commenti brevi
  • Bella storia, sviluppata bene, una regia convincente e attrici ottime oltre che gnocche. Unica pecca la recitazione di Kim Rossi Stuart veramente legnosa e inespressiva... Peccato, con un altro attore protagonista sarebbe stato un ottimo film.

    commento di alteax
  • Seconda scena, i due giocano a scacchi. Ora dico, ma volete mettere una scena dove ci sono gli sacacchi? Bene, ma che sia una scena reale, dove la scacchiera è posizionata nel verso giusto: all'angolo alla destra di chi gioca ci deve essere una casa (casella) bianca. È la prima cosa che si insegna a chi si avvicina al gioco degli scacchi!

    commento di nunzios
  • Noiosetto. Bravi gli attori però.

    commento di Debussy
  • Al di là del fatto che questo film possa essere un successo o meno, io credo di aver capito le sue intenzioni. Kim Rossi Stuart ha fatto sempre ruoli dove era bello, buono e giusto. Io in questo film ci vedo la sua volontà di esprimere che si possa essere belli ma carichi di problemi anche seri. E lo penso questo anche per la sua prima regia.

    commento di LemonTree
  • Assurdo e tremendo delirio di onnipotenza di Kim Rossi Stuart (avessi detto Robert DeNiro!)

    commento di silviodifede
  • Kim Rossi Stuart non è il nuovo Nanni Moretti, magari più sessuomane. Fa il suo bel discorsetto sulla difficoltà di relazionarsi con gli altri e avere un rapporto con una donna (ce ne mostra tre diverse, belle e come mamma le ha fatte... col pensiero se le farebbe tutte anche i manichini!!) ma non dice niente di che.

    commento di marco bi
  • Irrisolto bignami sull'inconscio/Es freudiano del personaggio protagonista.

    commento di Leo Maltin
  • Tommaso guarda le donne, credendo di vedere oltre. Ma davanti agli occhi ha soltanto il vuoto.

    leggi la recensione completa di OGM
  • Rivedendolo mi è piaciuto di più rispetto alla prima visione. Questo è un buon segno. Attori bravissimi, su cui spicca Camilla Diana.

    commento di Cleopatra
  • Le nevrosi e le insicurezze di un attore di successo pieno di paure, sul lavoro ma ancor più nei sentimenti privati. Una seconda regia imperfetta ma molto sentita e partecipata, quindi genuina sino all'azzurro.

    leggi la recensione completa di alan smithee