Dopo una lunga relazione, Tommaso riesce a farsi lasciare da Chiara, la sua compagna. Ad attenderlo pensa ci sia una sconfinata libertà e innumerevoli avventure. Attore giovane, bello, gentile e romantico, Tommaso oscilla perennemente tra slanci e resistenze e presto si rende conto di essere libero solo di ripetere sempre lo stesso copione: insomma è una “bomba innescata” sulla strada delle donne che incontra. Le sue relazioni finiscono dolorosamente sempre nello stesso modo, tra inconfessabili pensieri e paure paralizzanti. Questa sua coazione a ripetere un giorno finalmente s’interrompe e intorno a sé si genera un vuoto assoluto. Tommaso ora è solo e non ha più scampo: deve affrontare quel momento del suo passato in cui tutto si è fermato.
Bella storia, sviluppata bene, una regia convincente e attrici ottime oltre che gnocche. Unica pecca la recitazione di Kim Rossi Stuart veramente legnosa e inespressiva... Peccato, con un altro attore protagonista sarebbe stato un ottimo film.
Seconda scena, i due giocano a scacchi. Ora dico, ma volete mettere una scena dove ci sono gli sacacchi? Bene, ma che sia una scena reale, dove la scacchiera è posizionata nel verso giusto: all'angolo alla destra di chi gioca ci deve essere una casa (casella) bianca. È la prima cosa che si insegna a chi si avvicina al gioco degli scacchi!
Al di là del fatto che questo film possa essere un successo o meno, io credo di aver capito le sue intenzioni. Kim Rossi Stuart ha fatto sempre ruoli dove era bello, buono e giusto. Io in questo film ci vedo la sua volontà di esprimere che si possa essere belli ma carichi di problemi anche seri. E lo penso questo anche per la sua prima regia.
Kim Rossi Stuart non è il nuovo Nanni Moretti, magari più sessuomane. Fa il suo bel discorsetto sulla difficoltà di relazionarsi con gli altri e avere un rapporto con una donna (ce ne mostra tre diverse, belle e come mamma le ha fatte... col pensiero se le farebbe tutte anche i manichini!!) ma non dice niente di che.
Le nevrosi e le insicurezze di un attore di successo pieno di paure, sul lavoro ma ancor più nei sentimenti privati. Una seconda regia imperfetta ma molto sentita e partecipata, quindi genuina sino all'azzurro.
Tommaso e le donne
Il maschio adulto 2.0. In perenne, cronica crisi identitaria, perso nelle sue sterili nevrosi impantanato nei suoi irrisolti traumi fanciulleschi. Confuso, smarrito, disorientato, imbranato con l'altro sesso, incapace di vivere una relazione in maniera responsabile e costruttiva. Troppo infantile e impenetrabilmente problematico per le sue coetanee, … leggi tutto
Un po' uomo, un po' maschera di - tutti i - sé, un po' personaggio del film nel film addentro l'impossibile film chiamato vita, Tommaso/Kim si aggira (s)perduto e inquieto per le caotiche vie della propria identità interrotta, indefinita, banale. E qual miglior modo di rappresentarlo/rappresentarsi se non attraverso l'incomprensibile imprescindibile… leggi tutto
Tommaso è il tipo d'uomo che detesto. Di quelli che prenderei a pugni dopo appena 5 minuti di conoscenza, o perlomeno a sputi in faccia. E' uno dei personaggi più banali, meno interessanti, noiosi e insulsi che abbia visto ultimamente. Più che Truffaut o Moretti - le cui nevrosi trovavo divertenti e interessanti un tempo, ora più che altro mi annoiaano - mi ricorda il… leggi tutto
Questo film , è stato riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali, sovvenzionato da Unicredit e dalla Regione Lazio con utilizzo credito di imposta. Ora fra coloro che lo hanno visto o lo vedranno, mi piacerebbe sapere quale sia questo interesse culturale (come tanti altri), visto il personaggio negativo non certo…
Non basta a Kim Rossi Stuart una valida interpretazione (forse ancora più sentita del solito essendo anche regista) nè un buon cast a dare a questo film quella marcia in più che lo renda più che una commediola appena sopra la media.Il personaggio principale sembra il sosia del protagonista di "Bianca" stretto tra la voglia di cambiamento e una vita farcita di nevrosi…
Una trentina di autori, un centinaio di film e serie. Insomma: un prologo, appena.
Nota bene. La lista è chiusa -- tanto per una questione soggettiva quanto di tecnica…
Tommaso (Kim Rossi Stuart) è un quarantenne che lavoricchia come attore e non riesce a mantenere una relazione sentimentale stabile. Mollata la ragazza storica, è attratto da ogni donna che incontra, ma si dimostra incapace di istaurare con qualcuna di esse un rapporto duraturo e appagante.
Alla sua seconda esperienza come regista, Rossi Stuart svolge una operazione non…
Molti si saranno chiesti: ma esattamente, cos'è il disturbo di personalità bordeline? Ecco, guardando il film lo si può capire molto bene. Tommaso è un uomo solo, prigioniero di sé stesso, ossessivo, tormentato, incapace di gestire qualsiasi tipo di emozione, disorientato da una vita che, nella sua ottica, la paragona ad un criceto che corre in una ruota, corre…
Un verminaio. Le emozioni si intrecciano, si accodano, cascano dal cielo, come le processionarie a primavera. Si perdono viscidamente dentro le fessure lasciate aperte per caso dalla ragione, che si distrae, quando la confusione si traveste da passione, da fantasia, da creatività, per invadere subdolamente il pensiero. Tommaso è in crisi. Il suo desiderare sempre, senza limiti,…
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Commenti (10) vedi tutti
Bella storia, sviluppata bene, una regia convincente e attrici ottime oltre che gnocche. Unica pecca la recitazione di Kim Rossi Stuart veramente legnosa e inespressiva... Peccato, con un altro attore protagonista sarebbe stato un ottimo film.
commento di alteaxSeconda scena, i due giocano a scacchi. Ora dico, ma volete mettere una scena dove ci sono gli sacacchi? Bene, ma che sia una scena reale, dove la scacchiera è posizionata nel verso giusto: all'angolo alla destra di chi gioca ci deve essere una casa (casella) bianca. È la prima cosa che si insegna a chi si avvicina al gioco degli scacchi!
commento di nunziosNoiosetto. Bravi gli attori però.
commento di DebussyAl di là del fatto che questo film possa essere un successo o meno, io credo di aver capito le sue intenzioni. Kim Rossi Stuart ha fatto sempre ruoli dove era bello, buono e giusto. Io in questo film ci vedo la sua volontà di esprimere che si possa essere belli ma carichi di problemi anche seri. E lo penso questo anche per la sua prima regia.
commento di LemonTreeAssurdo e tremendo delirio di onnipotenza di Kim Rossi Stuart (avessi detto Robert DeNiro!)
commento di silviodifedeKim Rossi Stuart non è il nuovo Nanni Moretti, magari più sessuomane. Fa il suo bel discorsetto sulla difficoltà di relazionarsi con gli altri e avere un rapporto con una donna (ce ne mostra tre diverse, belle e come mamma le ha fatte... col pensiero se le farebbe tutte anche i manichini!!) ma non dice niente di che.
commento di marco biIrrisolto bignami sull'inconscio/Es freudiano del personaggio protagonista.
commento di Leo MaltinTommaso guarda le donne, credendo di vedere oltre. Ma davanti agli occhi ha soltanto il vuoto.
leggi la recensione completa di OGMRivedendolo mi è piaciuto di più rispetto alla prima visione. Questo è un buon segno. Attori bravissimi, su cui spicca Camilla Diana.
commento di CleopatraLe nevrosi e le insicurezze di un attore di successo pieno di paure, sul lavoro ma ancor più nei sentimenti privati. Una seconda regia imperfetta ma molto sentita e partecipata, quindi genuina sino all'azzurro.
leggi la recensione completa di alan smithee