Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Un Comencini che gioca in famiglia assieme a Festa Campanile, che fa la stessa cosa, facendo intervenire il figlio e avendo scritto il romanzo. Diciamo che è una variante sul tema di Bergman Scene da un Matrimonio, con uno spirito, naturalmente, diverso, anche se il messaggio è quasi lo stesso. Qui l'impianto è sulla riva della commedia e la coproduzione italo-francese ha messo sul piatto un attore eccellente come Serrault, che ha dimostrato alla grande che non è affatto schiavo del Vizietto. Una commedia piacevole e con una sottile linea malinconica. Quello che è pendente perennemente è l'impostazione che vira allo sceneggiato Tv, tagliando così le ali, che in natura aveva. Il tema non era da buttare, certo un impegno più forte e robusto,anche nella scelta del cast rimanente avrebbe aiutato di più.
Una storia ricca di spunti, che avevva bisogno di uno sprint diverso
Carpi fa sempre un ottimo commento
Il suo mestiere è sempre di primo ordine, ma non ha più molte corde e qualcosa perde
Non era la scelta giusta, infatti la sua interpretazione svilisce in un impianto troppo approssimativo e sentimentalemnte televisivo.
E' la perla del film e lo dimostra
Una figlia
nel ruolo del marito di una figlia, attore che avrebbe meritato di più
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