Siamo a Roma. I coniugi Gino (ex barbiere) ed Elvira dopo quarant'anni di matrimonio devono separarsi. Uno sfratto li ha privati della casa e ora vivono, uno con una figlia e uno con l'altra, ai capi opposti della città. La lontananza però risveglia in loro sentimenti di affetto e desideri che sembravano sopiti per sempre.
Note
I due protagonisti fanno del loro meglio per rendere accettabile una sceneggiatura che ha vistose lacune. Il risultato non è comunque disprezzabile.
Sarà passato qualche anno dall'ultima volta in cui ebbi l'occasione di poter visionare in tv questo lavoro diretto da uno dei registi che hanno lasciato la loro impronta indelebile nel genere della commedia italiana dei tempi d'oro.
Forse il più importante tra quelli che l'hanno visto impegnato verso la fine della sua gloriosa carriera.
Ricordo che non mi lasciò… leggi tutto
Un Comencini che gioca in famiglia assieme a Festa Campanile, che fa la stessa cosa, facendo intervenire il figlio e avendo scritto il romanzo. Diciamo che è una variante sul tema di Bergman Scene da un Matrimonio, con uno spirito, naturalmente, diverso, anche se il messaggio è quasi lo stesso. Qui l'impianto è sulla riva della commedia e la coproduzione… leggi tutto
Il penultimo lavoro cinematografico di Luigi Comencini, prossimo alla debilitazione per la malattia che lo tormenterà nei successivi vent'anni, è una commedia agrodolce, a sfondo sentimentale, sulla terza età. Seguirà, a chiosa della sua carriera di 'regista dei bambini', un remake di Marcellino pane e vino, un paio di anni dopo. Qui il regista, fra i padri della… leggi tutto
Sarà passato qualche anno dall'ultima volta in cui ebbi l'occasione di poter visionare in tv questo lavoro diretto da uno dei registi che hanno lasciato la loro impronta indelebile nel genere della commedia italiana dei tempi d'oro.
Forse il più importante tra quelli che l'hanno visto impegnato verso la fine della sua gloriosa carriera.
Ricordo che non mi lasciò…
Per me è stata una piacevole sorpresa, a conferma del fatto che Pasquale Festa Campanile (autore del romanzo e coautore della sceneggiatura) è molto più bravo nei drammi, o nelle opere agrodolci come queste, che nelle commedie, dove lo ritengo scurrile e grossolano.
Luigi Comencini pare anch'egli a suo agio con questa storia paradossale, eppure perfettamente plausibile,…
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Commenti (3) vedi tutti
Si salva il grande mestiere di Comencini su un film a tratti un po' retorico e stucchevole.Comunque un buon cast.Per me direi 5.5
commento di ezioUn uomo e una donna non più giovani devono ricorrere a stratagemmi per vedersi di nascosto e per fare l'amore. Peccato che sono sposati da una vita.
leggi la recensione completa di BalivernaSolo un'attrice eccezionale, poteva recitare una parte tanto dolce! Bravo anche Gino (Michel Serrault) il barbiere in pensione. Mi hanno commosso!
commento di sonnynauta