Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Il film appare ben strutturato nella scelta di utilizzare il genere western rapportato alla realtà della Sicilia mafiosa e abbandonata dallo Stato nel periodo post-bellico. Forte la denuncia che appara neanche troppo banale nonostante le esigenze filmiche e le influenze hollywoodiane.Forse un pò troppo forzato il finale con una quasi redenzione del mafioso del paese convinto dall'arringa finale del pretore.
E' la storia di un pretore che arriva in un paesino dell'entroterra siciliano in seguito alle dimissioni del suo predecessore.Qui dovrà scontrarsi con una realtà in cui lo Stato con le sue leggi non ha alcun valore di fronte alla tradizione mafiosa,reale potere della socuietà siciliana.
Funziona bene come attore nel suo ruolo di incorruttibile ma è Saro Urzì il vero polarizzatore di attenzione.
Germi ha fatto un gran lavoro,il film mantiene un buon ritmo fino alla fine,presenta qualche ingenuità ma non forza mai troppo la mano,considerando la facilità in cui si è sempre incorso nella definizione degli stereotipi mafiosi siciliani.
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