Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film
Fin dove può spingersi un genitore per proteggere i propri figli?
Finnur (B. Kormakur) è un chirurgo dalla vita piuttosto ordinaria, vita che viene stravolta dalla scoperta della tossicodipendenza della figlia, dovuta alle di lei nuove frequentazioni, in particolare al suo nuovo boyfriend, un galletto piuttosto su di giri, con il vizio della coca. Come proteggere la giovane?
Passo indietro di Kormakur, che non riesce proprio a dare una marcia in più a questo noir prodotto ed ambientato interamente nella gelida Islanda. Tutto è piuttosto scolastico, non convince l’evoluzione del medico (Kormakur si affida con esiti non felicissimi il ruolo del protagonista), dapprima placido uomo di città, che tutto permette alla simpatica(si fa per dire) figliola, poi gelido torturatore. Anche l'indagine della polizia ( affidata a due attori gregari), che poteva sollevare l'interesse generale, rimane piuttosto marginale e soltanto abbozzata in un frettoloso finale.
Fin dove può spingersi un genitore per proteggere i propri figli? Questa la domanda che il film pone, senza però preoccuparsi di elaborare il dolore, che rimane un dettaglio, tra folate di vento e neve della suggestiva location.
Così così.
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