Regia di Juho Kuosmanen vedi scheda film
Una sconfitta epocale e per altri stordente, finisce per divenire il punto fermo e lo spunto per comprendere ciò che conta veramente nella vita di un atleta gentiluomo. da un fatto vero, un film finlandese stilisticamente interessante ed eticamente forte, dirompente e potente nel descrivere il comportamento di un uomo mite e riconoscente.
FESTIVAL DI CANNES 2016 - UN CERTAIN REGARD – PREMIO COME MIGLIOR FILM
A sorpresa questo film finlandese girato in un elegante bianco e nero cinefilo e incentrato su un episodio centrale ma fallimentare della vita di un atleta, si aggiudica il premio più prestigioso.
Un film che celebra, per una volta e con splendido disincanto ed orgoglio, le sfaccettature della disfatta di quello che doveva essere il campione nazionale di boxe dei pesi piuma dei primi anni Sessanta, nel momento in cui si appresta al sfidare il campione in cariga per categoria, proveniente dagli Usa.
Una disfatta netta e rapida, improvvisa e insolita per un atleta abituato a vincere e dato per favorito. Un uomo mite e gentile, felicemente innamorato della propria fidanzata, più propenso a considerare e valutare la sua felicità di coppia sino alla soglia della vecchiaia che a considerarsi un campione inarrivabile e assoluto.
L'umiltà di Ollu Maki viene celebrata in tutto la sua disarmante ed inedita purezza, rendendo l'episodio di disfatta il fulcro di una vita e un giorno pieno di valori e utile per una presa di coscienza: il giorno in cui il ragazzo comprese e poté valutare il significato puro dell'esistenza, risultando quindi riconoscente a nei confronti di quell0avvenimento per altri, forse per tutti, considerabile come il peggiore della propria vita. Un film tenero, curioso, girato molto bene e interpretato da un valido e credibile protagonista.
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