Regia di Maren Ade vedi scheda film
Un piacevole film dalla Germania, capace di toccare le corde dell'animo agendo per vie che non ti aspetteresti.
Quella che segue è una simil-trascrizione di un mio video dedicato alla categoria "Miglior film straniero" della cerimonia dei Golden Globe che sì terrà in America l'8 gennaio. Cliccate QUI se siete interessati.
Tra le nomination di Miglior film straniero, a rappresentanza della Germania c’è Toni Erdmann, diretto da Maren Ade. E tra le nomination è probabilmente il film più internazionale: è un film bilingue - dal momento che gran parte dei dialoghi sono recitati in inglese - e inoltre è per la maggior parte ambientato in Romania. La regista tedesca arriva con questo film a firmare la sua terza opera, e anche questa come nelle due presenta una sceneggiatura firmata da lei stessa. La trama parla del rapporto tra un padre amante degli scherzi e una figlia che vive per il lavoro.
Tra i temi principali, sicuramente la difficoltà nel comunicare. Se da un lato la figlia sembra giustificata dal carattere, dall’altra troviamo un padre estroverso e giocherellone ma non per questo più comunicativo, nascondendosi spesso dietro al pretesto della battuta e dell’ironia. Il lato scherzoso del padre è una delle colonne portanti del film, il suo agire è spesso inopportuno, suscita imbarazzo nello spettatore e porta l’atmosfera ad assumere spesso forte tinte tragicomiche.
Un’altra particolarità del film è il rapporto tra surreale e reale. Le parentesi scherzose e surreali del padre sono spesso interrotte bruscamente dagli altri personaggi, inserendo una nota di realtà laddove un film potrebbe permettersi di sorvolare. E al contrario spesso la realtà viene impregnata di surreale laddove non ce lo si aspetterebbe. Toni Erdmann ha inoltre il pregio di toccare certe corde dell’animo agendo per vie traverse, utilizzando forse dei cliché ma raggiungendoli in modi che non ti aspetteresti. Sicuramente un film complicato da metabolizzare. Ultimo plauso va al flow del film che riesce a far volare due ore e quaranta minuti.
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