Regia di Dorota Kobiela, Hugh Welchman vedi scheda film
Un film visivamente affascinante, grazie alla tecnica del rotoscope che ha comportato la ripittura dei fotogrammi usando la tecnica delle opere di Van Gogh ( e che però ha un predecessore specifico nell'episodio sul pittore fiammingo nel film "Sogni" di Kurosawa). Raccontando gli ultimi giorni di vita di Van Gogh, come se si trattasse di un'indagine per scoprire le cause della sua morte, il film scandaglia le varie sfaccettature più dei personaggi che lo accompagnarono che del protagonista, che rimane quasi sullo sfondo nei racconti precisi ma forse un pò freddi e prevedibili. Rimane comunque un'opera lodevole quantomeno per essere riuscita, nel breve periodo di proiezione almeno in Italia, ad avvicinare all'arte un pubblico variegato senza dover per forza trasformare la vita di uno dei maggiori artisti di sempre in una fiction romanzata. Molto belli i titoli di coda con il confronto tra i ritratti di Van Gogh e gli attori che interpretano i vari personaggi del film.
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