La recensione su Non ci resta che piangere

di supadany

6 stelle

VOTO : 6++.
Ammetto candidamente di non essere un fan dichiarato di Massimo Troisi (anche se quando seppi della sua prematura morte, da ragazzino noncurante di cinema, provai comunque una gran tristezza e quel momento lo ricordo ancora oggi, cosa che mi capita di rado), probabilmente la cosa, così come il non troppo amore per questo film che incantò il boxoffice italiano, condiziona la mia opinione sul film in oggetto che rivisto oggi non riesce ancora ad entusiasmarmi anche se certe critiche negative rimangono un po’ troppo feroci, secondo me.

Mario (Roberto Benigni), un maestro delle scuole elementari, e Mario (Massimo Troisi), un bidello, vengono sorpresi da un temporale, trovando rifugio in una locanda in campagna.

Il giorno seguente, quando si destano, si trovano catapultati nel 1492 e, viste le coordinate, dopo un primo smarrimento, è chiaro capire in che direzione andranno (Spagna, dove un certo Cristoforo Colombo sta per scrivere una pagina importante di storia).

Due comici (anche se chiamarli così è comunque riduttivo) di grande livello non fanno per forza un grande film, anche se comunque qui il prodotto ha un suo perché e che le risate non manchino a priori.

Ecco, un film del genere deve far ridere parecchio per rendere soddisfacente la visione e personalmente devo dire che mi sono divertito (assai di più di un film comico italiano medio di oggi, ma la cosa ha un significato non del tutto inclusivo), ma non sono rimasto entusiasta.

Insomma da una coppia del genere mi sarei aspettato di rimaner seppellito dalle risate, ma in realtà questo non accade con la dovuta costanza, anche se alla fine la storia scorre senza intoppi intollerabili e che alcune gags lasciano comunque il loro segno.

Purtroppo come film in senso stretto mi è parso non proprio ricco di intuizioni geniali, ma più che altro un bel gioco sorretto da due istrioni che però ricordo con maggior gioia per altre situazioni.

Dunque mi sono divertito, ma con moderazione, film comunque da non cestinare a priori ed un bel salto all’indietro può far comunque piacere, ma gli entusiasmi contagiosi non li ho visti.

Divertente, ma senza esagerare (e il resto lascia il tempo che trova).