Regia di Roberto Benigni, Massimo Troisi vedi scheda film
Un grande film, una commedia ormai storica, vuoi per il gran numero di gag e battute celeberrime, vuoi per il geniale esperimento di accostare le comicità così differenti del toscano e esagitato Benigni e del napoletano e biascicante Troisi. Inoltre, un sacco di aneddoti (oggi li metteremmo in un cofanetto Behind the scenes) regalatici in seguito da Carlo Monni non possono che far sorridere e rimpiangere ulteriormente lo sfortunato, nonché bravissimo, Massimo Troisi; pare che i due registi-attori abbiano impiegato 3 mesi in luoghi di villeggiatura per buttare giù la seguente sceneggiatura: Ci si perde nel Medioevo. S'incontra Vitellozzo. Si va a fermà le navi perché Colombo 'un iscopra l'America.
Infatti, l'intero film si basa su un istrionismo quasi teatrale, con Benigni e Troisi che sembrano due bischeri qualunque, tale è la loro spontaneità nell'improvvisare dialoghi fuori dal mondo e situazioni paradossali. Basterebbe citare la scena del fiorino ala dogana, la lettera al Savonarola, ma anche l'incontro con Leonardo da Vinci, a cui cercano d'insegnare il funzionamento del termometro, del treno e del gioco della scopa, è da antologia. Mai visto un film così improvvisato e apparentemente affarrazzonato capace di far ridere ininterrottamente per 105 minuti buoni. Un'autentica chicca, che non sarà mai abbastanza datata. Semplicemente inconcepibile l'opinione di FilmTV.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta