Regia di Roberto Benigni, Massimo Troisi vedi scheda film
Metti due comici molto diversi tra loro come Benigni e Troisi, catapultali nel Rinascimento italiano tra un Savonarola ed un Leonardo da Vinci, aggiungici la fotografia di Giuseppe Rotunno ed ecco che viene fuori un film che è ormai considerato a tutti gli effetti un evergreen della risata
Ebbero una buona intuizione Roberto Benigni e Massimo Troisi nel 1984 quando decisero di unire la loro comicità, con tratti comunque differenti, in una commedia che ancora oggi si dimostra un sodalizio vincente. L'idea del salto temporale non è certo una novità nel mondo del cinema, declinata in varie forme nel corso degli anni ed a diverse latitudini. Ma ambientare il tutto nell'Italia di fine Quattrocento, con Cristoforo Colombo in procinto di scoprire le Americhe e Leonardo da Vinci alle prese con le sue invenzioni si rivelò una scelta azzeccata (premiata al botteghino nelle feste natalizie del 1984, anche un modo per allontanare la cupezza di quei giorni successivi alla cosiddetta strage di Natale del treno nella galleria Bologna-Firenze). Pur se ogni tanto, soprattutto nella parte centrale, il film tende un pò a sfilacciarsi, si ride di gusto in più di un frangente, dal passaggio della dogana al "ricordati che devi morire", fino all'incontro con il grande Bonacelli nella parte di Leonardo. Parti marginali per la giovane Amanda Sandrelli e per un pirotecnico Carlo Monni, ed ottima fotografia di Giuseppe Rotunno a fare da ciliegina sulla torta di un film che è un evergreen della risata.
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