Regia di Lamont Johnson vedi scheda film
Tra i migliori western crepuscolari dei '70, autoprodotto da una riserva indiana come in parte il coevo "Billy Jack" e successivamente "Koyaanisqtsi", in pratica l'unica vera occasione fuori dalla TV e puramente cinematografica per mostrare il suo enorme carisma anche da protagonista, per il leggendario, maestoso Johnny Cash.
Il suo pistolero-ovviamente nerovestito- al centro della erigenda società dello spettacolo americana e delle sfide mortali da "Asso nella manica" Abe Cross, entra di diritto fra i grandi personaggi del western settantiano, sopravanzando non solo di statura un comunque eccellente Kirk Douglas/Will Tenneray, predestinato alla morte e lo spettatore lo sa, in cerca a 55 anni effettivi di Douglas all'epoca, dell'ultima occasione per assicurare alla moglie Jane Alexander(a cui è affidata la splendida chiusa, simbolista e tragicamente reale, assieme) e al figlioletto un futuro sicuro e di benessere grazie alla posta vinta nel duello mortale, ma solo "passando sopra al cadavere" del più giovane pistolero Johnny Cash(n.1932).
Ottimo anche il parallelo fra la loro sfida mortale "al quarto rintocco della campana alle cinque della domenica", con la violenza delle corride nella medesima arena, in un'atmosfera messicana del confine che sempre ben si presta con il simbolismo del sangue e di una diffusa arbitrarietà tra chi vive e chi deve morire.
Esemplare la sequenza del giovane pistolero Keith Carradine convinto di essere il più veloce, e quindi deciso a sfidare Will per prenderne il posto nella sfida duello ad alta posta con Abe.
E da Will fulminato per legittima difesa.
John Nada
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