Regia di Mick Jackson vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
Negare un'evidente pagata col prezzo di milioni di vittime è davvero assurdo, come incredibile pare essere il processo vero a cui si ispira questo film sul negazionismo di una tragedia vera, concreta come l'Olocausto.
Il film tuttavia, nonostante si vanti della firma di un eccelso sceneggiatore e drammaturgo come Davide Hare, e porti sullo schermo un duello-vendetta legale portato avanti da due validi interpreti come la spesso intensa Rachel Weisz e il truce Timothy Spall, non presenta mai, ma veramente mai, un appiglio davvero interessante o inedito su cui potersi reggere.
Certo il regista Mickey Jackson non è mai stato in verità garanzia di sorprese piacevoli a livello di polso di direzione, circostanza che qui trova la più puntuale conferma.
La sola cosa strabiliante è che si sia dovuto ricorrere ad un processo per diffamazione- intentato peraltro dal negazionismo istante ai danni della paladina di una verità conclamata e ancor forte di testimonianze concrete e in vita - per condannare ufficialmente queste incredibili, inaccettabili prese di posizione.
Dato atto di ciò, lo svolgimento della vicenda appare del tutto scontato e fiacco, senza che nemmeno il buon cast riesca a far nulla per riuscire a rendere più avvincente lo svolgimento di una difesa di per sé fuori da ogni logica, storica o civica che sia.
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