Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
Per Roy Earle, reduce dalla galera, la corsa verso la ricchezza, l'amore e la libertà è solo l'accelerazione impressa alla sua vita da un mondo che lo respinge. Similmente, la sua sfortuna è solo il frutto di un destino che gli impedisce di aderire pienamente alla società degli uomini ed alla normalità dell'esistenza. Il cane iettatore è, in realtà, solo un innocente segnavia per il percorso accidentato della sua inutile fuga: un tragitto lungo il quale le occasioni sono come fiori che si chiudono istantaneamente al suo passaggio. In questo film lo spirito dell'avventura ed il brivido della passione vanno in decrescendo, perché la tensione cala mano a mano che si rafforza la certezza che le imprese del protagonista sono tutte destinate al fallimento. Quella di Roy è una sfida vana contro una sorte avversa, che lavora su di lui soffocando ad uno ad uno i focolai delle sue speranze, per poter chiudere definitivamente la sua storia. Quella di "High Sierra" è un'epopea la contrario, una vicenda che, procedendo, si cancella: una sorta di anti-leggenda, un racconto che, anziché riempire la memoria, costruendo un passato alle proprie spalle, annulla ogni traccia lasciata dietro a sé dal tempo, autocondannandosi all'eterno oblio.
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