Regia di Yilmaz Güney, Serif Gören vedi scheda film
Sembra di vedere un film neorealista italiano. Quelli degli anni 60 o prima. Che parlano della ricostruzione da una guerra. Quei film che non si fanno più. E dei quali in realtà io ho visto ben poco. Il film è una ricostruzione. E' la ricostruzione della propria vita dopo un periodo di galera. E le ricostruzioni si sa, sono difficili. Molte volte le ricostruzione portano altre distruzioni. Ed è quello che succede. Conoscendo la storia del regista ci si accorge ancora di più che è un film vero. Sentito. Reale. Forse questo film è la sua ricostruzione. La ricostruzione di un artista. Di una vita. Di un sogno. In un posto che ti impedisce di sognare. Dove le regole sono veramente regole. Dove a volte anche fare l'amore con la propria moglie può essere un peccato. Voto: 7+ Vissuto e toccante
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