Cinque detenuti turchi ottengono, dopo lunghi anni trascorsi in carcere, una sospirata licenza di otto giorni. Il più giovane dei cinque smarrisce i documenti e viene subito arrestato. Gli altri quattro raggiungono le loro famiglie dislocate in diverse regioni della Turchia. Omer si aggrega ai suoi compaesani curdi che combattono per l'indipendenza; Molvüt non è libero nemmeno in famiglia, dove è sorvegliato da tutti i familiari; Mehemet finisce per essere ucciso dal giovane cognato; Seyit sa che deve uccidere la moglie, che durante la sua carcerazione l'ha tradito.
Note
Il film fu scritto e discusso in carcere dal regista (detenuto per un oscuro caso di omicidio) e tradotto in immagini dal suo aiuto Serif Gören. Il montaggio venne effettuato dallo stesso Guney fuggito in Svizzera, grazie a un permesso di semilibertà. Lo stile realistico e il tono melodrammatico è la carta vincente che Guney utilizza per dare vita a un quadro vibrante e intenso della società turca. Vinse ex-aequo con "Missing" la Palma d'Oro al festival di Cannes.
Nel carcere governativo dell'isola turca di Imrali, cinque detenuti ottengono una licenza di otto giorni. Possono cosi recarsi dalle loro famiglie, ognuno con dei conti da dover regolare. Il più giovane dei cinque (Semra Uçar) perde i documenti e non può continuare il viaggio, Molvut (Hikmet Çelik) deve organizzare il suo matrimonio ma è oppresso… leggi tutto
Frammenti di un ventennio a bassa intensità.
- Europa.
- Vita.
- Mediterraneo.
- CO²: ca. 410 ppm.
- Kurdistan.
Articolo di Limes OnLine a firma Lucio Caracciolo…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
"Preferisco pensare che Dio non sia morto, ma solo ubriaco." ~ John Huston
Accorrono cineasti da ogni angolo del pianeta solo per consigliarci film. Un messicano, un inglese, un tedesco, un…
Kobanê, Governatorato di Aleppo, Siria.
Bramava l’avventura…ma gliene mancava il coraggio. Nel complesso viaggiava in un mondo reso sicuro per gli esteti.
Bruce Chatwin – …
Cinque detenuti in un carcere turco durante i primi anni '80 ottengono un breve permesso per far ritorno a casa, intraprendendo un lungo viaggio in treno che li porterà ciascuno alla risoluzione,talora drammatica, dei conflitti sociali e culturali che hanno investito le rispettive famiglie a causa della loro condanna. Muovendo dalle inquietudini e dai tormenti che agitano il cuore di esistenze…
Il cammino percorso dai cinque detenuti in licenza protagonisti di “Yol” che significa appunto strada, cammino o più metaforicamente tragitto è l’occasione per Guney di tratteggiare un quadro sociale oltre che paesaggistico del suo misconosciuto paese, una realtà che ha origine nel nostro continente ma si protende con le sue difficoltà e le sue…
Facendo seguito alla mia playlist precedente sui titoli in italiano non comprensibili, ho pensato ora di silarne un'altra dove i titoli sono pure incomprensibili, ma, ancora peggio, sono stati lasciati nelle lingue…
All’avvicinarsi delle ferie mi piace fare un piccolo bilancio di questa ricca stagione su Film Tv e Cinerepublic. Molti gli stimoli e le segnalazioni che personalmente ho ricevuto, forse troppi tanto che mi…
Yilmaz Güney ha fatto un cinema che nasce dall’urgenza di raccontare le condizioni di vita del suo popolo, e il fatto che sia lungamente percorso dal fuoco impietoso della militanza politica non gli ha…
Un anno fa iniziavo la frequentazione di questo sito e vi ho scoperto il piacere sano di conservare la mia memoria cinematografica. Ho sempre avuto l'attidune alla scrittura ma l'abitudine di annotare riflessioni sul…
È volutamente in bianco nero l'immagine scelta per "iconizzare" questa taglist. Perché la montagna è insopprimibilmente antica e perché il cinema "di montagna" spesso ne mostra proprio questo lato, sia che si…
Ho pensato di raccogliere in questa playlist alcuni film di sicuro valore artistico, i quali si distinguono da altri non solo per questa caratteristica, ma anche per il fatto che godono di una circolazione…
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La tristezza ha innumerevoli tonalità, diverse facce; come i fiori, gli uccelli, i venti. Io, con l'aiuto di alcuni amici a me vicini, ho cercato di spiegare la TRISTEZZA, l'AMORE, l'AMAREZZA; anche se alcuni l'hanno trovato incomprensibile e impossibile. Con queste parole Yilmaz Guney spalanca le porte di YOL allo spettatore su una Turchia in preda alle contraddizioni. Lacerata da…
Onde evitare fraintendimenti o la banale retorica, do per scontato che, per chiunque si definisca cinefilo, guardare un film in sala sia la cosa migliore; sia il posto naturale. E se come molto spesso non è possibile?…
Un altro luogo che identifica un "sottogenere" ma che ha animato, e non certo solo come location, anche tanto cinema non necessariamente di "guardie e ladri": cinema sociale, soprattutto, ma anche qualche commedia e…
Sembra di vedere un film neorealista italiano. Quelli degli anni 60 o prima. Che parlano della ricostruzione da una guerra. Quei film che non si fanno più. E dei quali in realtà io ho visto ben poco. Il film è una ricostruzione. E' la ricostruzione della propria vita dopo un periodo di galera. E le ricostruzioni si sa, sono difficili. Molte volte le ricostruzione portano altre distruzioni. Ed…
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Commenti (2) vedi tutti
se non è un capolavoro questo, quale altro lo è!?
commento di kahlzerCapolavoro: intenso, partecipato, umano, sofferto. Hollywood non riesce a fare di questi film.
commento di teaestefano