Regia di Timothy Woodward Jr. vedi scheda film
Buon film d'azione. Un uomo si risveglia, armi in pugno, dopo una sparatoria, in una località del Sud degli Stati Uniti. Colpisce uno sceriffo corrotto e successivamente si mette in fuga con un furgone carico di soldi. Sulle sue tracce si pongono un agente della DEA, un boss della droga e lo stesso sceriffo precedentemente ferito. Nella breve durata del film è raccontata con ritmo estremamente serrato una vicenda nebulosa, della quale lo spettatore apprende le premesse solo a conclusione della narrazione. Il regista ricorre infatti all'espediente della perdita di memoria del protagonista. Nell'avanzamento della racconto, egli (e lo spettatore con lui) recupera le informazione necessarie a ricostruire la propria identità ed il proprio ruolo nella storia, con alcuni colpi di scena ben orchestrati. L'ambientazione ricostruita, di strade polverose e bruciate dal sole, rappresenta un'America avida, passionale, corrotta, ed è il luogo ideale per l'indole dei personaggi, gran parte dei quali esprimono emozioni forti. Denaro, passione, amore filiale, che li dominano e li portano ad un duro scontro. Tra gli attori, convincono Johnny Messner e Danny Trejo, praticamente perfetto per il suo ruolo; un po' meno Dolph Lundgren, particolarmente "ingessato". Le scene di azione non sono nulla di nuovo, ma il montaggio e l'espressività dei personaggi, enfatizzata forse da un particolare doppiaggio, tiene altissimo il ritmo. Non ci sono sequenze non funzionali alla storia, e l'incertezza sul ruolo dei personaggi e sulla conclusione tiene l'attenzione accesa fino alla fine. Ulteriore pregio, il film non si prende troppo sul serio. Buona la colonna sonora.
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