Regia di Lino Del Fra vedi scheda film
Scelta severissima di un bianco e nero, che mantiene anche nella stesura del racconto e naturalmente nella realizzazione.
Un film documento, che non a pprofitta del mezzo cinematografico per addentrarsi meglio nella personalità del grande politico, iconografato in maniera anche pedante, anche se le figure di contorno ci sono e ben tratteggiate, da un cast di alto livello, almento per quegli anni.
Ma sembra di assistere ad uno scenggiato Tv dell'epoca, senz'altro meglio di quello di oggi, ma sempre di Tv si tratta.
Discreta fotografia di Gabor Pogany, un bianco e nero indispensabile per scelta, montaggio legato a Silvano Agosti e scenografia ottima di Amedeo Fago.
Da ricordare la nota particolarmente intensa portata da Lea Massari, immensa sempre, nel ruolo breve della cognata.
Troppo libresco e l'ideologia, qui importante, portata come lezione accademica, non bastano i gesti di vita quotidiana ad aiutare le enunciazioni
Ha fatto sempre un cinema militante, e qui lo dimostra, potva fare molto meglio, ricordandosi che stava facendo un film
Attore straordinario, qui forzatmente legato ad unafigura plasmata in maniera libresca
Grazie al suo ruolo può emergere in maniera formidabile da quel grande attore che è.
Attore di teatro e Tv, qui valorizzato al meglio
Americana che si trasferì in Italia, facendo una scelta di cinema impegnato, qui nel ruolo della sfortunata moglie
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