Regia di Greg McLean vedi scheda film
Un'altra brutta -tra le tante brutte- produzione Blumhouse, intenzionata a fare cassa al botteghino, coinvolgendo nel genere le nuove generazioni ... Solito caravanserraglio di certo cinema horror "moderno", caciarone e fiabesco.
The Darkness (2016): locandina
L'affermata coppia composta da Peter (Kevin Bacon) e Bronny (Radha Mitchell), assieme al figlio autistico Michael (David Mazouz) e la figlia Stephanie (Lucy Fry), rientra da un campeggio nel Grand Canyon. Il piccolo Michael, di nascosto, porta con sé cinque pietre decorate, rinvenute casualmente: è l'inizio di un incubo perchè una volta rientrati, oscure entità non meglio definite, legate alla cultura degli indiani anasazi, si manifestano prima a Michal e poi al resto dei familiari.
The Darkness (2016): Radha Mitchell, Lucy Fry, Kevin Bacon, David Mazouz
Non c'è nulla da fare: Blumhouse ormai si conferma la peggior casa di produzione per il cinema horror. Almeno per chi il genere lo conosce e non lo incontra per la prima volta. Qui siamo di fronte ad un collage sfacciato che copia palesemente da capisaldi (Poltergeist, Amityville) e seguenti derivazioni, tra le ultime le inconsistenti pagliacciate -di nuovo targate Blumhouse- alla James Wan (Insidious, Annabelle e The Conjuring). Nemmeno il talentuoso regista Greg McLean, autore di riusciti lavori tra i quali due perle come Wolf Creek 1 e 2, riesce a dare un minimo di spessore ad una storia scontata, prevedibile, vista e rivista.
The Darkness (2016): Radha Mitchell, Lucy Fry
Qui non ci sono i demoni, né tantomeno uomini di Chiesa; vero, ma anche sostituendo i termini del prodotto (più antiche divinità indiane, invece di malvagi spettri) il risultato non cambia. Il cast è interessante (anche se Bacon, sui Sessanta, non pare credibile essere padre di Michael) ma è l'unico punto a favore di un lavoro dove non funziona nulla, anche sul piano della messa in scena, tanto più che le manifestazioni (al solito esageratissime, quanto inverosimili) delle entità sfoggiano una CGI già datata.
The Darkness (2016): Lucy Fry
Se il regista da un lato lascia la firma nell'interessante incipit del Grand Canyon, quindi con attenzione su scenari naturali mozzafiato (tipo il Wolf Creek australiano), dall'altro cede alla prevedibilità del mainstream inserendo un mieloso e sdolcinato lieto fine, in sostituzione di quello molto più cattivo (e interessante) rimasto visibile solo come finale alternativo. Aggiungiamo che non scorre una goccia di sangue, che la tensione è data dai soliti giochi di colonna sonora (meno che convenzionale tra l'altro) con volume al rialzo, e che il mondo dei protagonisti ruota all'interno di una sfera fatata (si permettono come niente fosse una suite presidenziale una notte in fuga dalla mega villa infestata) che sembra rifuggire dai nostri tempi di crisi... In sintesi: se possibile è meglio starne alla larga...
The Darkness (2016): Radha Mitchell
Distribuito in home video dalla Universal, che nemmeno ci ha creduto più di tanto, infatti lo propone solo in dvd (non in bluray) in una buona qualità audio video (2.35:1 e dolby 5.1). Pressoché nullo il vano extra ad eccezione di un finale alternativo e scene tagliate.
The Darkness (2016): Kevin Bacon
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