Regia di David Leitch vedi scheda film
Nel 1989 un agente segreto in gonnella è coinvolta in un gioco politico più grande di lei. Da lì a poco, nel Mondo, molte cose sarebbero cambiate...
Nel 1989, in una Berlino ancora divisa (ma per poco!) dal muro, un biondo agente segreto in gonnella è coinvolta in un gioco politico troppo grande e sporco per i suoi gusti. Da lì a poco la Storia sarebbe cambiata come tutti sappiamo...
Marvel e l'estetica caciarona degli eroi infantili. In un'era cinematografica (gli ultimi dieci anni) nel quale la lunga saga degli Avengers (compresi i film che riguardano i singoli personaggi) sembra aver dettato le regole del Cinecomics le aspettative di questo ATOMICA BIONDA sono quelle di un coloratissimo ed infantile James Bond in gonnella. Nulla di tutto ciò (per fortuna nostra!) visto che ci troviamo, invece, all'interno di un serio film sulla Guerra Fredda realizzato con l'estetica tecnica (narrativa ed espressiva) del periodo che descrive. Ottima fotografia, violenza estrema (che a tratti ricorda l'estetica splatter di Quentin Tarantino), clima ironico poi angoscioso (ad un certo punto il non saper più di chi fidarsi farà impazzire gli stessi spettatori!) accompagnato dalle belle hit musicali del periodo.
Un fumetto, dai contorni erotici (notevole la bollente scena lesbo tra Sofia Boutella e Charlize Theron!), realizzato quasi come un documentario (alla Mistero Italia 1 Magazine), infatti ci sono anche inserti autentici del periodo, che rivela molti più particolari di un libro di storia sulla fine del Comunismo. Crepax incontra Jacopetti (ma, all'origine, il soggetto è tratto da una interessante graphic novel di Antony Johnston e Sam Hart).
"Chi ha vinto alla fine? E che cazzo di gioco era?" è una frase da consegnare alla Storia!
Finale aperto al probabile sequel perché, secondo le intenzioni della produzione, la vicenda narrata dovrebbe essere una lunga storia in tre atti, del quale questo è il primo.
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