Regia di David Leitch vedi scheda film
Intricato gioco di spie, tradimenti e doppio(triplo)gioco ambientato a Berlino alla vigilia della caduta del muro, Atomic Blonde (titolo originale che è un evidente riferimento alla bomba atomica ma che nel titolo italiano viene invece maldestramente a perdersi, eppure bastava scambiare il titolo da Atomica Bionda a Bionda Atomica) recupera quasi tutto l'immaginario della storie di spionaggio da guerra fredda ma adattandole a uno stile e a un'atmosfera completamente differente, diviso com'è tra una fascinazione estetica da anni'80 e uno scenario dispotico/futuristico alla Blade Runner, tra atmosfere noir tranciate da luci al neon e colori acidissimi e con uno scenario molto glam/rock/punk minuziosamente ricostruito in ogni più piccolo dettaglio, a partire da combattimenti elaboratissimi costruiti come fossero coreografie di spettacoli danzanti (o circensi) e il cui accompagnamento di un repertorio musicale viscerale quanto persistente fanno somigliare la pellicola quasi a un'opera rock.
Peccato solo che tanta devozione cinematografica e una confezione così fieramente elaborato non corrisponda ad un racconto altrettanto solido e valido, che troppo spesso si perde in ammiccamenti e soluzioni e/o semplificazione troppo indefinite o a personaggi non sempre credibilissimi, vedi quello di James McAvoy che da scheggia impazzita con il passare dei minuti diventa sempre più prevedibile fino anche alla Delphine di Sofia Boutella, protagonista di effusioni e strofinamenti saffici particolarmente apprezzati dal sottoscritto ma anche personaggio narrativamente piuttosto inutile.
Ottima la protagonista Charlize Theron, bravissima anche nelle parti action ma, soprattutto, vero magnete per gli occhi.
VOTO: 7,5
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