Regia di David Leitch vedi scheda film
Fumetto filmico di genere spionistico tratto da un romanzo a vignette, che ingloba, tra l'altro, uno dei migliori segmenti action degli ultimi vent'anni.
A metà fra Nikita e James Bond, la spia Charlize Theron, "atomica bionda" incaricata dai servizi segreti britannici del recupero di una lista che scotta inserita in un orologio, è un'eroina che non passa inosservata, sia per le sue mascoline doti da combattente, sia per la sua tormentata psicologia, che affiora in una chiusa quasi straziante. Piuttosto che arrovellarsi nel dipanare la disorganica enigmaticità del copione (recante la firma di Kurt Johnstad, co-sceneggiatore di 300 e del suo sequel), è preferibile lasciarsi avvolgere dal fulminante inizio, dalle atmosfere rarefatte irraggiate dai neon azzurri della camera d'albergo di Lorraine, dall'effetto nostalgia (la storia è calata nella Berlino in cui sta per crollare il muro), dall'ammaliante fotografia e dal perfezionismo formale delle riprese. Dopo la regia condivisa di John Wick, lo stuntman David Leitch si separa momentaneamente da Chad Stahelski per questa specie di fumetto filmico di genere spionistico tratto – non a caso – da un romanzo a vignette (The Coldest City), che ingloba, tra l'altro, uno dei migliori segmenti action degli ultimi vent'anni – un violento pestaggio condito di spari, cui segue una fuga in auto – risolto in un unico incredibile piano-sequenza, e una bollente scena di sesso tra la Theron e la sua controparte Sofia Boutella. È tutto già visto e rivisto ma di più che passabile fattura. Bene James McAvoy.
Scintillante colonna sonora di Brian Tyler, con pezzi dell'epoca come Der Kommissar e Under Pressure.
♥ BUON film (7) — PROMOSSO — Bollino GIALLO
VISTO al CINEMA
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