Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Ripetitivo, senza alcun spunto di novità e completamente privo di attrattiva... un evidente derivato da Badabook, ancora peggiore del modello a cui si ispira...
Una madre, abbandonata dal marito e dalla figlia, resta sola con il bambino più piccolo e -soprattutto- con i fantasmi del passato: in particolare presenzia l'ombra di Diana, una figura che ha solo parvenza femminile, appare nel buio e -al contrario- sparisce alle fonti luminose. Tutto risale ad un lontano passato, in una casa di cura per igiene mentale, dove due anime in pena si sono incontrate: la madre esaurita e Diana appunto, personaggio sofferente anche a causa di una forma gravissima di malattia della pelle...
Badabook colpisce e colpirà (ahinoi) ancora a lungo. Qui di originale non c'è assolutamente nulla, anzi è la fiera del già visto sino alla nausea. Ovvero un incrocio molto mal assortito tra il Boogeyman voluto da Sam Raimi, il già citato filmetto di Jennifer Kent e le derivazioni, degne solo di parodia alla Scary movie, tipo Somnia o sonniferi simili.
Scontatissimi anche i risvolti "sociali" (madre single e figlio senza padre) che si sommano ad una banalità di intenti desolante: lo spettro c'è o non c'è?Ovviamente potrebbe anche essere frutto delle paure e delle tensioni di una mente malata, così dando un colpo al cerchio ed uno alla botte magari gli sceneggiatori pensavano di accontentare anche i più razionali, cavandosela con una dose di psicologia spicciola...
Certo, nessuno nega essere presente una buona tecnica e un certo stile di regia, anche perché la produzione (e lo intuisce anche un neofita) è stata sostanziosa in termini economici.
E peccato che, ancora una volta, ci vada di mezzo James Wan -ma siamo sicuri che Saw sia farina del suo sacco? Più passa il tempo più vengon dubbi- che con questa ulteriore produzione finisce per legare il suo nome ad un tipo di horror noiosissimo, scontato, prevedibile che si confonde in una produzione seriale pressochè uniforme e intercambiabile (The conjuring, Insidious) e molto lontano dalla facile etichetta che campeggia sulla custodia del bluray: "Una perla dell'horror" (Scott Mendelson, Forbes.com)... se, come no? Se questa è una perla... L'esorciccio, non c'è dubbio, è un rubino!
Edizione in bluray, per i tipi Warner Bros ovviamente impeccabile: video 2.40:1 e audio 5.1 Dts Master...
Extra, per quel che possono valere dato il film, limitati a 13 minuti di scene tagliate...
P.s.: come annuncia, minacciosamente, l'etichetta sulla custodia del bluray: "Inclusa, sempre con te, una copia digitale da visionare su pc, tablet o smartphone"... questo si che fa paura, il pensiero di rivederlo ovunque!
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