Regia di Rod Blackhurst vedi scheda film
Un virus ha trasformato gli esseri umani in zombie. Ann ( Lucy Walters, ottima) sopravvive nei territori isolati fuori dalla città. L' incontro con due sopravvissuti cambierà tutto.
Una voce alla radio continua a ripetere: "spegnete le luci e disattivate gli allarmi, chiudete porte e finestre" . Il rimbombo desolante e perentorio della dura realtà non lascia spazio a speranza alcuna: il mondo è sprofondato nel delirio, la solitudine è la via per la sopravvivenza.
"Here alone" è un opera che esalta il potere delle immagini e dei rumori della foresta, che diventano elementi fondamentali di una narrazione tesa ed antispettacolare, un survival movie avaro di dialoghi e azione, che esalta la prova di Lucy Walters, giovane moglie e madre che , apprenderemo nei numerosi flashback, ha perso tutto.
Se smaniate dalla voglia di vedere zombi, sangue e cervella che esplodono passate pure oltre, il film è lento. L' approccio e la gestione del racconto si allontanano da questi (soliti) canoni, per esplorare soprattutto la dimensione personale ed intima della tragedia.
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