Regia di Anthony Scott Burns, Kevin Kolsch, Dennis Widmyer, Nicholas McCarthy, Gary Shore, Sarah Adina Smith, Kevin Smith, Scott Stewart, Adam Egypt Mortimer vedi scheda film
Antologia più o meno riuscita sull'attività della "triste mietitrice", che mai si ferma... e continua la sua inarrestabile opera nera anche nei giorni festivi!
San Valentino, San Patrizio, Pasqua, la festa della mamma e del papà e ancora Halloween, Natale e Capodanno: feste comandate affrontate, però, dal punto di vista nerissimo delle sventure che inducono al decesso. Ovvero: la morte non fa mai festa.
I film antologici, solitamente, permettono di variare narrativamente al punto da riuscire, anche nella peggiore delle ipotesi, a rendersi quantomeno interessanti. E in questa cerchia rientra anche Holidays che, però, esclusa l'idea di base e la compartecipazione di certi nomi -con buone premesse- alle regie dei corti (Kevin Smith,Gary Shore, Scott Stewart, Kevin Kolsch e Dennis Widmyer, Sarah Adina Smith, Nicholas McCarthy, Adam Egypt Mortimer e Anthony Scott Burn) viaggia spedito nel limbo della noia e della scarsa attenzione che gli sceneggiatori hanno posto alle storie: nella maggior parte dei casi, rasentano l'incredibile (si pensi al parto del serpente, ad esempio).
Nonostante le buone regie, i discreti spfx e le valide interpretazioni, nemmeno giova al climax complessivo una impostazione totalmente femminile (due gli episodi attorno ragazze partorienti), decisamente retorica e forzata: anche se a trarne vantaggio da questa visione, ed esplodere in tutta la sua "sgarbata" magnificenza, è il segmento conclusivo, quello che - a mezzanotte dell'ultimo dell'anno - fa davvero il botto! Fosse solo per questo eccezionale frammento del film Holidays merita, senz'altro, una visione...
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