Regia di James B. Harris vedi scheda film
Buon film sulla guerra fredda, accomunabile per tematica al Dottor Stranamore e a "A prova di errore". L'interpretazione di Widmark è davvero notevole, e anche quella del dottore è buona. Sarà buona anche quella di Sidney Poitier, ma il suo personaggio non mi è piaciuto e in fondo non lo capisco. E' beffardo e sarcastico sin dal primo momento in cui mette piede sulla nave, e finisce per risultarmi antipatico anche se sfida quel pazzo esaltato del comandante. Solo alla fine abbandona quell'aria sbarazzina e di sfida, quando i missili stanno avvicinandosi. Solo con la morte davanti abbandona la sua aria fasulla. Originale e interessante è invece la scelta del commodoro ex nazista: da una parte si fa vedere quanto benevolo fu il governo americano con gli ex nazisti, dall'altra la sceneggiatura fugge sullo stereotipo che incombeva sul personaggio, cioè quello di sadico o di megalomane. Il commodoro finisce anzi per essere una delle persone più sensate che si trovano a bordo, e ha una prudenza e un intuito di alto calibro.
La parte migliore è quella finale, dove la tensione sale alle stelle. L'ambientazione nel freddo oceano artico, sovrastato da un cielo plumbeo, è efficace e funzionale al racconto. Il fatto che di tipi come il comandante ce n'erano sparsi nelle forze armate dei due schieramenti ci dà una vaga idea su quanta misericordia abbia usato Dio su questo mondo folle e superbo per non aver permesso un cataclisma nucleare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta