Espandi menu
cerca
Bang Bang Kid

Regia di Luciano Sacripanti (Luciano Lelli), Stanley Prager (Giorgio Gentili) vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Bang Bang Kid

di mm40
3 stelle

Un paesino del far west è in mano al cattivo Bullock e al suo fidato killer: nessuno vuole più fare lo sceriffo. Finchè si candida uno straniero, che non è esperto di pistole ma di bizzarre invenzioni: l'uomo ha infatti creato uno sceriffo robot a sua immagine e somiglianza, e scatenerà il congegno - con esiti tragicomici - contro gli spietati nemici.

 

Nonostante dal titolo ci si possa aspettare uno spaghetti western per bambini, Bang bang kid - nella sua semplicità e nella dichiarata, fiera mancanza di idee e mezzi - sorprende in positivo. Perchè nel marasma di un filone ormai abusato, farcito di titoli (e trame) pressochè identici, questa pellicola riesce a fornire qualche nuovo spunto in chiave di commedia e raggiunge senza fatica l'obiettivo di generare qualche risata senza particolare impegno. Ben fatto, dunque, sempre tenendo ben presente che ci troviamo di fronte a un'operina girata frettolosamente ed evidentemente in debito di budget; quello per gli interpreti è stato però speso in maniera efficace per il contesto, riuscendo a mettere in scena insieme, nei ruoli principali, Guy Madison, Sandra Milo, Riccardo Garrone e Tom Bosley (un assortimento davvero variopinto). In ruoli marginali compaiono caratteristi immancabili del calibro di Ennio Antonelli, Giustino Durano, Mimmo Poli e Luciano Bonanni. Fra trovatine da poco, ma ben disposte lungo la trama, e battute semplici, ma non terra terra, la sceneggiatura di Luciano Lelli (all'anagrafe Luciano Sacripanti) e José Luis Bayonas fa il suo lavoro; la coproduzione batte triplice bandiera: italiana, spagnola e statunitense. L'impagabile Marco Giusti, nel suo Dizionario del western all'italiana, ricostruisce insieme a Garrone alcuni dettagli fondamentali del film: il regista, tanto per cominciare, sarebbe stato un americano (Stanley Prager) e Lelli/Sacripanti sarebbe solo un prestanome per ragioni fiscali inerenti la coproduzione internazionale; Madison inoltre sarebbe stato perennemente ubriaco sul set, cosa che può giustificare una performance non molto significativa: decisamente meglio di lui è qui Bosley. La Milo, nei panni della bellona del saloon, riesce adorabile - al netto di quando apre bocca. 3,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati