Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
SAPONETTA ALLO ZOLFO
Un laureato che vive con la nonna si finge prete per fare da istruttore a una giovanissima star delle riviste illustrate. Tra mille reticenze (di lui) nascerà l'amore. L'età della donna-bambina non viene mai pronunciata ma si capisce che in termini legali ciò che accade sotto i nostri occhi rientra nel campo della pedofilia. Il tema scottante emerge in un film tutt'altro che scabroso, anzi fin troppo pudico e reticente. Lui ci viene presentato come un bamboccione innocuo e nella scena di letto l'illuminazione provvede a cancellare dal viso dell'attore, già placido di suo, ogni residuo di mascolinità. Anche se animato da intenzioni non sospette il film rischia di insinuare un messaggio pericoloso. A livello cinematografico, pur non essendo esaltante, il film è garbato, mai volgare, ben interpretato dall'attore-regista e spesso divertente.
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