Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
" La tenerezza è una prova di forza, sembri debole a dismostrarla, in realtà essere tenero è una prova di forza !" Gianni Amelio.
La Tenerezza (2017) di Gianni Amelio.
Se Lorenzo non fosse nato a Napoli, la sua sarebbe la fredda storia di un burbero anziano destinato alla solitudine. Il vento del Nord risveglierà i sentimenti sopiti.
Lorenzo Bentivoglio, interpretato da Renato Carpentieri, è un avvocato in pensione che abita nel centro di Napoli.
Ha scelto di vivere da solo nella sua grande casa, lontano dai suoi due figli, Elena e Saverio, con i quali ha un rapporto difficile e contrastato che proviene dal passato. Nell'appartamento di fianco al suo, diviso da un cancelletto simbolico, vengono a vivere e ad intrecciare una amicizia inaspettata, Fabio e Michela con i due figli. La giovane coppia, errante per motivi lavorativi, avrà un effetto deflagrante, come un colpo di pistola, per l'anziano protagonista del film, facendo emergere dall'inconscio un lato positivo del carattere, sconosciuto allo stesso Lorenzo. Napoli resta al centro della vicenda, ma non con i soliti luoghi comuni: Cancellata la pizza e i mandolini, emergono le sale bianco ottico degli ospedali e i grigi Palazzoni del centro direzionale, fotografati con maestria da Luca Bigazzi, in aperto contrasto con i toni della narrazione, calda e malinconica. Il vagare tra i vicoli e i cortili della CItta Partenopea, susciterà nel triestino Fabio, interpretato da un eccellente Elio Germano, un effetto diametralmente opposto al vagabondare stanco e distratto di Lorenzo, napoletano verace, attratto solamente oramai dalla sincerità del nipote e dei bambini in senso assoluto, " a cui puoi leggere La Divina Commedia senza problemi". La bora impetuosa travolge "il re del parafango"e scompiglia i suoi ottusi progetti.
Tutti i personaggi del film La Tenerezza fanno i conti con il proprio passato. Proprio il passato è il centro di questo film, unito all'ostinato tentativo di obliarlo a scapito del sentimento. Amelio riesce a riprendere visivamente i conturbanti percorsi dell'anima nei quali , ognuno a suo modo, sono precipitati tutti i protagonisti della storia, dalla pervicace figlia Elena (Giovanna Mezzogiorno) alla disorientata Michela (Micaela Ramazzotti), dal rassegnato Saverio (Arturo Mugello) alla "sfingica" disperazione della madre di Fabio, interpretata da una azzeccata Greta Scacchi.
Renato Carpentieri e Greta Scacchi sono l'asso nella manica della messa in scena de La Tenerezza, tratto da romanzo La Tentazione di essere felici scritto da Lorenzo Marone, perché aggiungono quel pizzico di recitazione insolita, che non ti aspetti, alla coralità di un cast davvero prestigioso e capace nel panorama italiano. A tratti il film appare lento, ma è estremamente funzionale al processo di recherche a cui non sfugge Lorenzo, meno che mai la figlia Elena nello studio impolverato o a casa dell'amante Rossana (Maria Nazionale), entrambi desiderosi di un gesto , un gesto semplice ma pieno di tenerezza.
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