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USS Indianapolis

Regia di Mario Van Peebles vedi scheda film

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La recensione su USS Indianapolis

di alan smithee
4 stelle

locandina

USS Indianapolis (2016): locandina

Nel luglio del 1945, quando gli Usa si preparavano a scendere in campo con le armi atomiche per annientare la minaccia giapponese inarrestabile, dalla presidenza americana viene deciso che un ordigno nucleare venga caricto in segretezza sulla più valorosa ed invincibile tra le navi da guerra utilizzate in quel conflitto: la USS Indianapolis, appena riparata a seguito di un attacco nemico e danneggiata dall'azione suicida di un pilota nemico. Al capitano Charles McVay, valoroso ma dalle straordinarie doti umane, viene imposto di recarsi a tutta velocità in Giappone, senza soste e senza scorta alcuna, esposti alla minaccia dei sommergibili (uno vero tallone d'Achille del potente incrociatore) e dei cosiddetti "kaiten", ovvero missili pilotati da veri e propri kamikaze, pronti ad immolarsi per il bene della patria nipponica.

Eseguita la manovra pericolosa, la nave viene scorta ed attaccata da un potente sommergibile giapponese, che la affonda. Su oltre mille membri dell'equipaggio, solo poco più di trecento scampano al naufragio, ma occorrreranno oltre cinque giorni affinché aerei americani si accorgano  (o si vogliano accoegere) dei superstiti, in balia degli squali nelle acque dell'oceano, protetti solo da piccoli natanti di fortuna e da ruderi galleggianti sopravvissuti al naufragio.

Nicolas Cage

USS Indianapolis (2016): Nicolas Cage

Nicolas Cage

USS Indianapolis (2016): Nicolas Cage

La missione, segreta e da non promulgare agli organi di stampa, viene pertanto messa in disparte, a danno dei poveri sopravvissuti. Ma la prodezza dell'eroico comandante, nonché l'intervento prodigioso di un coraggioso ufficiale in idrovolante, riuscirono in qualche modo ad evitare che la tragedia si potesse trasformare in una ecatombe totale. 

Una volta in patria, tutte le responsabilità ricadranno sull'eroico ed umano comandante, esposto e condannato dal tribunale della corte marziale a pene in realtà non attribuibili alla sua responsabilità, ma imputabili alla Presidenza di Stato.

Morirà suicida, tormentato da sensi di colpa lancinanti, eroe ubbidiente e rispettoso degli ordini, che verra' rivalutato e riconosciuto innocente solo in sede postuma, decenni dopo, sotto la presidenza di Clinton.

Mario Van Peebles, attore figlio d'arte (del regista Melvin) di un certo charme e regista abituale di prodotti commerciali ad alto tasso di adrenalina (ma New Jack City e Posse erano pur sempre due film molto riusciti ed interessanti, altro che blockbuster!!), non dirige neppure male questo filmone di guerra che contiene elementi tragici ed altri epocali (l'affondamento della nave, spettacolare, la minaccia degli squali, tentacolare) per intrattenere saldamente alla sedia la parte spettatrice. Tuttavia sceneggiatori incauti o poco dotati di senso del limite, trasformano la complessa vicenda in un melò retorico e sdolcinato oltre ogni pudore, ove si alternano le vicende legate al naufragio e al dramma della sopravvivenza, a siparietti personali in cui, tra senso del dovere, amicizia virile messa in forse da una donna che attrae entrambi i rivali, tentativo di riscatto da ingiusta accusa, si rasenta davvero il ridicolo e l'inascoltabile.

Nicolas Cage

USS Indianapolis (2016): Nicolas Cage

Emily Tennant, Gary Grubbs

USS Indianapolis (2016): Emily Tennant, Gary Grubbs

Tom Sizemore

USS Indianapolis (2016): Tom Sizemore

Quanto poi a Nicholas Cage, con questo film conferma la sua diabolica persistente doppia essenza, riuscendo lo stesso noto premio Oscar a racchiudere nella stessa persona l'attore migliore e più dotato (basti guardarlo anche solo nel recente Cane-Mangia-Cane di Schrader), con quello più ridicolo ed imbarazzante (sempre per rimanere con il pur ottimo Schrader, solo poco prima, con Il nemico invisibile). Qui purtroppo, manco a dirlo, ci capita la seconda versione, quella inebetita, o deformata da ghigni indecifrabili in cui non si capisce se l'attore stia soffrendo o divertendosi: una situazione ormai dilagante questa, che vede l'interprete spesso impegnato in espressioni facciali davvero imbarazzanti, quasi comiche: smorfie di sofferenza o di dolore che riescono a suscitare, almeno a sprazzi, qualche (maligno certo, ma giustificato) sorriso di disappunto tra gli spettatori.

Meglio allora, decisamente più dignitoso, pur se di puro sindacale mestiere, la prova di noti apprezzati caratteristi come Tom Sizemore, Thomas Jane, e lo stesso co-protagonista Matt Lanter, o di Cody Walker, fratello del compianto e più celebre Paul.

Le donne in questo film latitano, come è prassi in un film di guerra ambientato nel passato, e le poche presenti, sciocchine viziate ammaestrate alle convenzioni di classe, non aiutano la categoria ad uscirne molto bene.

 

 

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